Università Statale di Milano, video intervista ai tre candidati Rettore: caro affitti e studentati

La seconda di tre mini-interviste a Marina Brambilla, Luca Solari e Gian Luigi Gatta sui loro progetti per l’ateneo in vista del voto del 3 e 4 aprile

Il 3 e 4 aprile l’Università Statale di Milano voterà per eleggere il prossimo Rettore. I tre candidati si sono incontrati e confrontati nella redazione de Il Giorno. Così hanno risposto Marina Brambilla, Gian Luigi Gatta e Luca Solari alla domanda: il caro-affitti è un tema ancora caldo. Quali contromisure può adottare l’ateneo nel breve e nel lungo periodo?

Pier Luigi Gatta: “Dobbiamo cercare di aumentare il numero di residenze, a Milano come a Lodi, in sinergia con altre università, a partire da Bicocca, e affrontando il tema in una dimensione cittadina e metropolitana. Serve grande interazione con sindaci, Regione, Città metropolitana. Convenzioni e accordi con il privato, ma non con canoni capestri. E, come ho visto in alcuni atenei statunitensi, possiamo studiare un sistema interno, un “sito“, in cui l’università filtri offerte, facendosi garante e fissando parametri”.

Luca Solari: “C’è un tema di assenza di immobili per la locazione: dovrà essere il Comune a decidere se vuole intervenire sugli affitti brevi. Noi cosa possiamo fare? Costruire nuove strutture, riadattare quelle esistenti e creare accordi. Nel breve periodo possiamo creare accordi con strutture esistenti e cambiare logiche nelle operazioni immobiliari in corso. Penso alle aree che verranno dismesse per finanziare Città Studi: potrebbero essere rifunzionalizzate sul tema dell’edilizia abitativa”.

Marina Brambilla: “Dobbiamo crescere con posti letto nelle residenze. Siamo partiti nel 2018 con 775 posti e ne abbiamo 1.200. Abbiamo progetti in corso già finanziati, come i 400 posti in Martinitt in accordo con Aler; 1.100 sorgeranno a Mind e 400 saranno per il diritto allo studio. Abbiamo accordi e strutture in comodato d’uso. L’impegno è stato massimo. Stiamo lavorando con il Comune, Bicocca e il Politecnico per una residenza diffusa con duemila alloggi. Ogni anno abbiamo 500 aventi diritto in più: resta una priorità”.

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