Milano, 21 giugno 2204 – È durato circa un'ora l'incontro sulla riqualificazione dello stadio di San Siro a cui hanno partecipato i vertici di Inter e Milan, della società WeBuild e il sindaco Giuseppe Sala. Al centro della riunione il progetto di riqualificazione del Meazza messo a punto da WeBuild, ovvero il colosso italiano delle costruzioni e dell'ingegneria civile e industriale.

Dopo circa un'ora gli ospiti hanno lasciato Palazzo Marino la sede del Comune senza rilasciare dichiarazioni. Paolo Scaroni presidente del Milan ha lasciato il palazzo in auto, così come Massimo Ferrari, direttore generale di WeBuild. Mentre Alessandro Antonello, amministratore delegato di Inter ha lasciato Palazzo Marino a piedi.
Il progetto di ristrutturazione dell'impianto di San Siro è probabilmente l'ultima carta fra le mani del sindaco Beppe Sala per provare a convincere le due squadre milanesi a rimanere nell'impianto attuale. Ora Milan e Inter si prenderanno il tempo necessario per valutare.
Agli occhi dei club gira quasi tutto attorno alla possibilità di rimanere a giocare nell'impianto anche durante lo svolgimento dei lavori. I lavori, quindi, dovrebbero svolgersi nei mesi estivi 24 ore su 24.
Il progetto
Nei giorni scorsi, il dg di WeBuild, Massimo Ferrari, ha fatto sapere che il progetto di fattibilità per la ristrutturazione dello stadio di San Siro è “quasi pronto”. “Possiamo dire che lo sarà entro fine giugno, per stare tranquilli - ha spiegato -, siamo a buon punto, in fase avanzata”. Quello su cui si sta lavorando, ha sottolineato, “non è il progetto definitivo, ma preliminare. Contiamo di presentarlo al sindaco e ai vertici delle squadre nei prossimi giorni, nelle prossime settimane. Quello che ho visto a noi entusiasma, non solo da un punto di vista estetico, ma anche funzionale”.
“Se tutto andasse bene, noi potremmo iniziare a lavorare nell'estate del 2025”, ha spiegato Ferrari. "Sarebbe pronto in almeno tre diversi momenti. C'è l'inaugurazione delle Olimpiadi nel 2026, probabilmente o quasi sicuramente la finale di Champions nel 2027, poi ci sono i campionati Europei, dove bisogna essere conformi alle norme Uefa. Rispettando il fatto che si lavora nelle pause estive e i tanti impegni e obiettivi, già da fine 2025 si vedranno alcuni risultati, altri nel 2026 e la parte finale nel 2027. Poi - ha concluso - si può anche sognare e andare oltre, con altri interventi. Ma questo dipende ovviamente dalla proprietà dello stadio”.
Le altre ipotesi
Da sottolineare, comunque, che i due club si sono sempre detti disponibili ad ascoltare eventuali proposte su San Siro, ma intanto procedono con i rispettivi iter: il Milan a San Donato e l’Inter a Rozzano, considerati comunque piste prioritarie. Per il futuro impianto rossonero, per esempio, stanno arrivando le prime adesioni all'accordo di programma che coinvolge svariati enti, e in questi giorni sono partiti i lavori di bonifica ambientale nell'area San Francesco.