MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Il giallo della sparatoria a Lacchiarella. Trentenne ferito da un’arma e abbandonato davanti all’Humanitas di Rozzano: il business dello spaccio e il regolamento di conti

Dopo l’agguato il maghrebino ha chiamato un conoscente per farsi portare in pronto soccorso, che lo ha lasciato all’ingresso per paura

Il ferito è stato abbandonato davanti all'ingresso dell'Humanitas

Il ferito è stato abbandonato davanti all'ingresso dell'Humanitas

Lacchiarella (Milano), 29 giugno 2025 – Forse un regolamento di conti tra piccoli spacciatori è all’origine della sparatoria che ha coinvolto un 30enne marocchino lasciato poco distante dall’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale Humanitas ieri mattina, poco dopo le 8.30. Questo è quanto sta emergendo dalle indagini condotte dai carabinieri anche se la vicenda presenta ancora lati oscuri.  

Le telecamere 

La vittima della sparatoria è stata abbandonata in via Perseghetto nei pressi dell’entrata di una palazzina dotata di una telecamera. I militari grazie alle immagini di questo impianto di sorveglianza e di quelli intorno all’ospedale Humanitas stanno tentando di ricostruire da che parte è arrivata l’auto con a bordo la vittima. Nel frattempo, grazie anche al cellulare dell’uomo che resta ricoverato in gravi condizioni nel nosocomio rozzanese, sono risaliti alle chiamate effettuate poco prima della sparatoria e immediatamente dopo.  

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Il sottobosco dello spaccio 

Da qui l’ipotesi che il fatto si sia verificato a pochi chilometri di distanza nel territorio di Lacchiarella. Secondo indiscrezioni, il ferito avrebbe chiamato per farsi venire a prendere e portare in ospedale un amico di Rozzano, che poi per paura lo ha lasciato a distanza dall’ingresso del pronto soccorso. I militari hanno guardato nel telefono del ricoverato trovando la chiamata al conoscente, che ora stanno cercando di rintracciare. Il ferito è noto dalle forze dell’ordine come spacciatore che gravita nella zona Sud di Milano. Con quella di ieri, è la terza sparatoria che riguarda cittadini nordafricani coinvolti nel mondo dello spaccio di droga che gravita sul Rozzanese.  

I precedenti 

I due precedenti, veri e propri agguati in stile malavitoso, sono avvenuti proprio a Rozzano. Esattamente un mese fa, il 28 maggio, alle 11.40, in via dei Glicini, nel cuore del quartiere popolare, si è verificata una sparatoria che ha coinvolto almeno cinque cittadini nordafricani. I sicari avevano esploso diversi colpi di pistola, uno dei quali aveva colpito alla schiena un trentenne nordafricano che proprio alcune ore prima della stessa mattinata era stato sfrattato da una cantina di una palazzina popolare, occupata abusivamente. Una sparatoria ad altezza d’uomo che solo per caso non ha avuto esiti più drammatici.   

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Regolamenti di conti 

E ancora il 13 giugno, questa volta in piena notte, si è verificato un ulteriore agguato. Due uomini che sarebbero arrivati in piazza Foglia a bordo di una moto poi abbandonata durante la fuga in via dei Missaglia, hanno aperto il fuoco ferendo due cittadini nordafricani: un trentenne è stato colpito al collo mentre l’altro connazionale era stato ferito di striscio al volto. Un vero e proprio regolamento di conti in un’area in mano agli spacciatori.