
La decisione del Tar che sospende l’ordinanza del sindaco rappresenta un colpo duro per l’attuale amministrazione, che vede sconfessata...
La decisione del Tar che sospende l’ordinanza del sindaco rappresenta un colpo duro per l’attuale amministrazione, che vede sconfessata la propria linea di intervento sul tema del degrado urbano e del consumo di alcolici. Sulla sospensione dell’ordinanza da parte del Tar, è intervenuto il capogruppo di opposizione Leo Missi (nella foto): "È evidente che lo strumento scelto – la chiusura anticipata dei minimarket alle 19.30 – si è rivelato non solo inefficace, ma anche giuridicamente inappropriato. Il problema dell’abuso di alcol e del degrado urbano esiste, ed è sotto gli occhi di tutti, ma non si può affrontarlo colpendo indiscriminatamente una specifica categoria commerciale. L’ordinanza appariva da subito sbilanciata e, in parte, discriminatoria: si applicava solo a minimarket – per lo più gestiti da cittadini stranieri – e non ad altre attività che ugualmente vendono bevande alcoliche, come bar e ristoranti. Un’ingiustizia palese, che il Tar ha evidenziato parlando di sproporzionalità e di mancanza dei presupposti di urgenza". Non a caso, il ricorso è stato firmato solo da titolari di market etnici.
"Già esisteva un divieto di vendita di alcolici refrigerati da parte di questi esercizi, misura che poteva essere adeguatamente rafforzata con controlli mirati – rincara la dose Missi –. Ma l’ulteriore limitazione degli orari ha finito per colpire anche la vendita di beni del tutto legittimi, come alimentari o altri prodotti. Il vero tema rimane sempre lo stesso: a Rozzano manca un presidio serio, capillare e continuativo del territorio. Servono più controlli e una presenza costante della Polizia Locale, che non deve limitarsi a “operazioni spot“, né trasformarsi in un Corpo di pronto intervento antisommossa, ma tornare a svolgere un’attività di vigilanza quotidiana e visibile nei quartieri. Ancora una volta abbiamo la conferma che le scorciatoie repressive non solo non risolvono i problemi, ma rischiano di sfociare in misure illegittime. Serve un approccio strutturale, globale, integrato. Per questo auspico che a settembre si apra finalmente un tavolo di lavoro in commissione, con il coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali, per discutere seriamente di sicurezza, decoro e vivibilità urbana".
Mas.Sag.