MANUELA MARZIANI
Cronaca

"Sotto stress lavorativo cronico. Siamo tutti a rischio burnout". L’allarme degli agenti della Locale

La segreteria pavese della Uil Fpl denuncia i disagi psicofisici causati da un carico di lavoro eccessivo con straordinari continui.

Il sindacato registra «un organico di settanta vigili da rimpinguare per ammissione della stessa Amministrazione»

Il sindacato registra «un organico di settanta vigili da rimpinguare per ammissione della stessa Amministrazione»

Poco personale e un carico di lavoro eccessivo. "Siamo a rischio burnout", è il grido d’allarme degli operatori di Polizia locale. Un Sos raccolto dalla segreteria provinciale della Uil Fpl, dopo le recenti denunce degli agenti del Comando di viale Resistenza nell’ultima assemblea. Un incontro durante il quale gli agenti hanno parlato dei disagi psicofisici inerenti all’aumento dei carichi di lavoro e alla carenza di personale. Sono una settantina gli agenti in servizio a Pavia, un organico da rimpinguare per stessa ammissione dell’Amministrazione comunale.

"Nonostante gli annunci di nuove assunzioni – sottolinea il coordinatore territoriale della Polizia locale Giovanni Latiano – registriamo ancora un numero insufficiente di operatori, costretti a turni massacranti e a svolgere lavoro straordinario che diventa ordinario". A rendere più difficile la situazione che vivono gli agenti sarebbe arrivata anche l’Operazione Primavera, scattata il 16 aprile e messa a punto dalla Prefettura con il Comune e le forze di polizia per garantire maggiore presenza, prevenzione e controllo nelle aree più delicate del capoluogo. Gli obiettivi del progetto sono la prevenzione e deterrenza di comportamenti inurbani e incivili passibili di sfociare in atti delittuosi, nonché il mantenimento della sicurezza in un quadro di sicurezza partecipata, che vede la piena collaborazione di Polizia locale e polizia di Stato.

"L’Operazione Primavera – dice il prefetto Francesca De Carlini – vuole conciliare le sane aggregazioni di giovani che animano le strade con la quotidianità dei residenti, anche nelle ore serali, con massima attenzione alla prevenzione dei fenomeni connessi alla malamovida, allo spaccio e all’abuso di alcol". Ma per Latiano la "coperta è troppo corta".

M.M.