Nicola Palma
Cronaca

Sofia Castelli, oggi Cologno Monzese dà l’ultimo saluto alla ragazza uccisa nel sonno dall’ex fidanzato

Alle 10 l’addio alla ventenne massacrata in casa, nel suo letto, da Zakaria Atqaoui. Il reo confesso ha studiato per giorni come introdursi nell’appartamento

Sofia Castelli, oggi Cologno Monzese dà l’ultimo saluto alla ragazza uccisa nel sonno dall’ex fidanzato

Cologno Monzese (Milano) – È il giorno dell’ultimo saluto a Sofia Castelli. È il giorno in cui parenti e amici si stringeranno ancor di più attorno a papà Diego, a mamma Daniela e al loro secondogenito, straziati dalla morte della figlia ventenne. Stamattina alle 10 si svolgeranno nella chiesa di San Giuliano, a Cologno Monzese, i funerali della studentessa assassinata con quattro fendenti alla gola dall’ex fidanzato Zakaria Atqaoui.

Sofia Castelli
Sofia Castelli

A una settimana dal delitto, avvenuto poco prima delle 7 del 29 luglio, le indagini dei carabinieri hanno ricostruito tutto ciò che è accaduto prima, durante e dopo il raid killer nella camera da letto dell’appartamento di corso Roma 100. La confessione dell’omicida e le testimonianze di familiari e amiche di Sofia hanno fatto emergere che i due stavano insieme dal 2018 e che nel periodo più duro dell’emergenza Covid i genitori di lei avevano accolto lui quasi come un terzo figlio. Negli ultimi tempi, però, i continui tiramolla avevano compromesso il rapporto tra i due, tanto che a inizio luglio Sofia aveva deciso di interrompere definitivamente la relazione, respingendo in maniera decisa i tentativi di riavvicinamento del ventitreenne.

Atqaoui non si è mai rassegnato a quella decisione e ha continuato a tormentare la ex, seguendone i movimenti e presentandosi a sorpresa nei locali che frequentava. Il 24 luglio, cinque giorni prima del delitto, è piombato al "The Beach" di via Corelli e ha aggredito un giovane che stava parlando con lei: era intervenuta la sicurezza, e Zakaria era stato buttato fuori. "Dopo quel fatto, non lo abbiamo più visto", hanno messo a verbale le amiche. È ricomparso nella tarda mattinata di venerdì 28, preceduto da un rider che ha consegnato a suo nome la colazione di cannoli e frappè alla ventenne e all’amica L.: Sofia non ha preso bene quella sorpresa.

Qualche ora dopo, il ventitreenne si è ripresentato in corso Roma 100 per tentare nuovamente di parlare con la ex: in realtà, col senno di poi, era solo un espediente per rubare le chiavi di casa dalla ciotola sul mobile dell’ingresso. Con quelle chiavi, attorno a mezzanotte e mezza, è entrato e si è nascosto nell’armadio della camera da letto: "Volevo cogliere sul fatto Sofia e R.", vale a dire il ragazzo che da qualche tempo la studentessa di Sociologia aveva iniziato a frequentare e a cui Zakaria imputava la fine della loro storia.

All’alba del 29, Sofia è rientrata con l’amica Aurora, ma il ventitreenne ha messo comunque in atto il terribile piano omicida: ha atteso che la ventenne si addormentasse e l’ha accoltellata alla gola. I primi risultati dell’autopsia dicono che la vittima non è riuscita a difendersi: forse ha solo abbozzato un tentativo di reazione quasi istintivo. Poi Atqaoui si è cambiato i vestiti, è sceso in strada e ha fermato una pattuglia di vigili: "Ho ucciso Sofia".