REDAZIONE MILANO

Beic, un percorso ad ostacoli. Fosti si dimette da presidente. Ma i lavori in corso vanno avanti

La Fondazione: il professore lascia per motivi personali. Al suo posto, per ora, il vice Molla. Nel mirino della Procura i selezionatori del progetto vincitore: gli architetti Boeri e Zucchi.

La Fondazione: il professore lascia per motivi personali. Al suo posto, per ora, il vice Molla. Nel mirino della Procura i selezionatori del progetto vincitore: gli architetti Boeri e Zucchi.

La Fondazione: il professore lascia per motivi personali. Al suo posto, per ora, il vice Molla. Nel mirino della Procura i selezionatori del progetto vincitore: gli architetti Boeri e Zucchi.

Giovanni Fosti ha presentato ieri le dimissioni da presidente della Fondazione Beic, la Biblioteca europea di Informazione e Cultura in corso di realizzazione a Porta Vittoria. Fosti, docente in Bocconi, era stato indicata dal Comune ed era stato nominato presidente a inizio maggio. Poco più di due mesi dopo, il passo indietro, annunciato dalla stessa Beic in una nota in cui si sottolinea che la decisione dell’ormai ex presidente, temporaneamente sostituito dal vicepresidente Massimo Maria Molla, è stata presa "per motivi strettamente personali".

"La Fondazione ringrazia Giovanni Fosti per il lavoro svolto e per l’impegno con cui ha contribuito all’ulteriore sviluppo del progetto della nuova biblioteca europea", si legge ancora nella nota, in cui aggiunge che "il Consiglio di indirizzo avvierà le procedure per la nomina del nuovo presidente", chiosa la nota. Dalla Fondazione Beic, intanto, sottolineano che le dimissioni non c’entrano con le inchieste giudiziarie legate alla selezione del progetto vincente per la nuova Biblioteca, i cui lavori da oltre 100 milioni di euro, finanziati in buona parte con i fondi del Pnrr, stanno andando avanti. I dettagli dell’inchiesta giudiziaria sulla Beic? La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per sei persone, tra cui gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi.

I due docenti erano nella commissione aggiudicatrice che ha decretato vincitrice del bando per la realizzazione del progetto della Beic, una cordata di cui facevano parte alcuni allievi o partner professionali. Boeri e Zucchi avrebbero omesso di dichiarare i conflitti di interesse. Il reato contestato è turbativa d’asta.

M.Min.