LAURA LANA
Cronaca

Sei nuovi palazzi “invadono” il bosco assemblea di quartiere: parliamone

Sesto: l’incontro a Cascina Gatti per spiegare il progetto ai residenti

Massimiliano Corraini (a sinistra) L’associazione Sottocorno ha ottenuto un’assemblea pubblica dopo l’estate

Massimiliano Corraini (a sinistra) L’associazione Sottocorno ha ottenuto un’assemblea pubblica dopo l’estate

Dopo il mancato accesso agli atti e un summit con pochi punti di incontro, l’associazione Sottocorno ottiene almeno un’assemblea pubblica, dopo la pausa estiva, che si terrà in quartiere per illustrare agli abitanti di Cascina Gatti il piano Auc01. Il progetto prevede la realizzazione di 6 nuovi edifici residenziali lungo via Volontari del Sangue per una superficie totale di 6mila 190 metri quadri. Il 20 per cento sarà in edilizia convenzionata, spalmata all’interno di tutti gli immobili e ci saranno poi altre opere a corollario, come verde e ciclabile.

L’associazione, guidata da Massimiliano Corraini, è stata da subito critica: non solo la colata di cemento in una zona che, oggi, è un bosco spontaneo ma "un risvolto più ampio, visto le esperienze e il lavoro svolto in passato. Un discorso che inizia con la vicinanza degli edifici alla linea elettrica dell’alta tensione. L’argomento per noi non si riduce al solo progetto di urbanizzazione". L’alert, per la onlus ambientalista, è rappresentato dall’esposizione "ai campi elettromagnetici generati dall’elettrodotto a doppia terna da 220kV che attraversa l’area e dai valori relativi alla bonifica". L’associazione Sottocorno ha anche inviato una serie di osservazioni - tutte rigettate - "non per modificare il piano ma per contestare la logica fin qui utilizzata, che non è niente meno quella dei governi rampanti della Milano da bere, che non tengono minimamente conto dei processi culturali, ambientali e sanitari incorsi in questi ultimi decenni". L’unico punto accolto nella riunione a inizio mese con i tecnici, il sindaco Roberto Di Stefano e l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda è stato così "l’invito a presentare il piano attuativo sul quartiere di Cascina Gatti, in modo da rendere pubblico quello che il Comune ha già deciso e di cui nessuno a oggi è a conoscenza". Intanto, sull’interramento dell’elettrodotto, "argomento dimenticato da oltre 8 anni", gli uffici hanno chiesto uno studio di fattibilità economica. Per le aree a parco, invece, bisognerà aspettare i prossimi anni con la trasformazione degli ambiti Auc3, dove ci sono gli orti, e Auc4, oggi occupato da sfasciacarrozze e deposito autobus.

La.La.