REDAZIONE MILANO

I progetti paralizzati: "In Commissione solo locker e finestre"

La polemica: sparita ogni prospettiva di sviluppo

La protesta organizzata lo scorso 4 giugno delle famiglie sospese che hanno portato le loro chiavi di casa davanti a Palazzo Marino

La protesta organizzata lo scorso 4 giugno delle famiglie sospese che hanno portato le loro chiavi di casa davanti a Palazzo Marino

La "sostituzione e modifica di due serramenti di vetrina" di un negozio in via Carducci, il posizionamento di un locker Amazon in una stazione di servizio, una "mini-piscina" sul terrazzo di un edificio, la trasformazione di "una finestra in portafinestra" in corso di Porta Ticinese. Sono alcuni dei progetti all’ordine del giorno della seduta dello scorso 3 luglio della Commissione per il paesaggio della Città metropolitana, “prestata“ al Comune dopo le dimissioni di tutti i membri di quella di Palazzo Marino, preceduta dalla chiusura indagini sull’Hidden Garden di piazza Aspromonte che ha allungato l’elenco degli indagati e dei presunti conflitti di interessi. "Dal 17 aprile, quando c’è stata l’ultima seduta della Commissione per il paesaggio del Comune – spiega Giuseppe Brachetti, agente immobiliare specializzato nell’intermediazione tra chi vende aree e i costruttori – non viene analizzato alcun intervento che comporti una ristrutturazione o uno sviluppo urbanistico. Lo testimoniano gli ordini del giorno. Questo è il sintomo del blocco del settore, e il nuovo bando per la commissione è destinato ad andare deserto perché ha dei vincoli troppo restrittivi. Un altro pasticcio normativo è la nuova delibera del Comune sull’urbanistica che si rifà a quanto ha stabilito la Procura come se la Procura fosse il legislatore, esponendo dipendenti comunali a ulteriori rischi sul fronte penale e sul fronte del danno erariale".

Una nuova linea che nei giorni scorsi è stata presentata dal Comune anche nel corso di un incontro con i sindacati, che hanno ribadito la richiesta di tutele sul fronte legale per i dipendenti dell’ufficio urbanistica e dello sportello unico edilizia. Per l’8 luglio è stato convocato inoltre un incontro sulle nuove linee di indirizzo in materia di urbanistica rivolto ad architetti, ingegneri, geometri e avvocati, professionisti che a vario titolo sono coinvolti nella partita. Si preparano inoltre a nuove iniziative di protesta le “famiglie sospese“, acquirenti di appartamenti in cantieri posti sotto sequestro, finiti al centro di inchieste o con pratiche rimaste bloccate.

Tra loro gli acquirenti delle Residenze Lac nella zona del Parco delle Cave, cantiere posto sotto sequestro un anno fa. "Mercoledì 16 luglio torneremo davanti a Palazzo Marino per “festeggiare” un anno di blocco – spiega Filippo Borsellino, portavoce del comitato – . Un’attesa infinita che continua a protrarsi. Oltre al taglio della torta, consegneremo una lettera firmata dalle varie associazioni e dagli ordini del settore. Il blocco dell’urbanistica sta continuando a colpire famiglie e lavoratori: cantieri fermi, case che non si costruiscono, posti di lavoro a rischio, risparmi di una vita bloccati. La nostra richiesta, da un anno a questa parte, è sempre la stessa: chiediamo rispetto e chiediamo semplicemente di ottenere ciò che ci spetta, ciò che abbiamo già pagato con il nostro lavoro, con le nostre tasse e con la nostra fiducia nelle istituzioni. Non pretendiamo favori – conclude – ma il riconoscimento dei nostri diritti".

Andrea Gianni