SIMONA BALLATORE
Cronaca

Ci vediamo (poco) a scuola. Nelle aule milanesi due alunni su tre hanno difetti visivi per due alunni su tre: “Incide su rendimento e benessere”

L’indagine condotta tra 12 istituti comprensivi e 3.851 studenti insieme al provveditorato di Milano. Il 51% fa fatica nel coordinamento oculo-motorio. Disturbi non corretti anche tra chi ha già diagnosi di dislessia

Lo screening è cominciato nel 2017 E quest’anno ha permesso di valutare la funzionalità visiva di 777 studenti

Lo screening è cominciato nel 2017 E quest’anno ha permesso di valutare la funzionalità visiva di 777 studenti

Milano, 29 giugno 2025 – Quasi tre studenti su quattro con difetti visivi non hanno alcuna forma di correzione o compensazione e questo può incidere sia sul rendimento scolastico che sul benessere visivo”. È quanto emerge dall’ultimo studio condotto nelle scuole milanesi e curato da Idor de Simone, ottico optometrista e ricercatore di Scienze visive che dal 2017 - in tandem con l’Ufficio scolastico territoriale di Milano, con gli Istituti Clinici Maugeri e con la Fondazione Moscati - ha avviato il progetto “Ci vediamo a scuola“, con un un programma di screening gratuito che ha coinvolto 12 istituti comprensivi, per un totale di 3.851 alunni.  

I problemi riscontrati 

“Nella nostra indagine sulla popolazione scolastica milanese, 1.436 studenti sono risultati emmetropi (ovvero non hanno difetti visivo, ndr), pari a circa il 37,3% del totale – spiega Idor De Simone –. Questo significa che quasi due studenti su tre presentano un’alterazione della funzionalità visiva; 2.145 studenti sono risultati ametropi (presentano un difetto visivo, ndr), ovvero circa il 55,7%. Questo dato conferma che oltre la metà degli studenti valutati presenta difetti visivi, come miopia, ipermetropia o astigmatismo”. Tra loro 1.563 studenti non utilizzano alcuna correzione visiva (occhiali o lenti a contatto), ovvero circa il 72,9%. 

Le conseguenze 

Sono stati anche analizzati i disturbi oculo-motori, riscontrati in 1.964 studenti, praticamente più della metà degli alunni. “Sono alterazioni nei movimenti oculari, come difficoltà di inseguimento, problemi di convergenza o strabismi, che possono interferire con le abilità visive legate alla lettura, alla scrittura e alla concentrazione”. Un tema legato a doppio filo con l’aumento di alunni con disturbi specifici dell’apprendimento. Nel progetto “Ci vediamo a scuola”, infatti, a partire dalla seconda e terza edizione (negli anni scolastici 2018/19 e 2019/21), è stata inclusa un’analisi specifica dei dati raccolti in relazione agli studenti con certificazioni. 

Il campione sotto esame 

“Sono stati valutati 270 studenti certificati Dsa – sottolinea il curatore della ricerca –: tra questi, 57 studenti (21,1%) sono risultati privi di difetti visivi e di disturbi oculo-motori; 173 (ovvero il 64,1%) presentano difetti visivi”. Tra questi ultimi, 109 studenti (63%) non utilizzano alcuna correzione visiva (occhiali o lenti a contatto); 155 studenti (57,4%) con Dsa manifestano alterazioni oculo-motorie.

“Questi dati suggeriscono che una quota significativa di studenti con disturbi specifici dell’apprendimento presenta difficoltà visive non sempre adeguatamente valutate e corrette – conclude De Simone – così come alterazioni nella motilità oculare, fattori che possono contribuire a influenzare negativamente le capacità attentive e di apprendimento. Alla luce di queste evidenze, è urgente promuovere una maggiore consapevolezza e una cultura diffusa del benessere visivo all’interno del contesto scolastico”.