FEDERICA PACELLA
Cronaca

Il divario educativo. Uno studente su tre fatica a leggere e scrivere

Openpolis ha pubblicato un’analisi basata sui dati invalsi (III media). Brescia è la provincia lombarda con la percentuale maggiore: 37,5%.

Le prove Invalsi 2024 hanno fatto emergere i profondi divari esistenti tra gli studenti. I ragazzi che arrivano alla maturità con i punteggi più alti provengono soprattutto dalle famiglie con status economico-sociale-culturale più elevato

Le prove Invalsi 2024 hanno fatto emergere i profondi divari esistenti tra gli studenti. I ragazzi che arrivano alla maturità con i punteggi più alti provengono soprattutto dalle famiglie con status economico-sociale-culturale più elevato

Un report di tre anni fa di Caritas Ambrosiana parlava di “pavimenti appiccicosi“, metafora particolarmente efficiente per illustrare il fenomeno della povertà intergenerazionale. In sostanza, la precarietà è in molti casi “ereditaria“: chi vive in famiglie con background culturale, economico, sociale fragile, ha più probabilità di rivivere le stesse difficoltà dei genitori e dei nonni e di tramandarle ai propri figli. Il rapporto AlmaLaurea presentato l’altro giorno in UniBs lo conferma: chi viene da famiglie di laureati ha più probabilità di laurearsi e trovare un lavoro in linea con studio ed aspettative, e viceversa.

Alla vigilia della maturità, arriva da OpenPolis un’ulteriore conferma di quanto la scuola fatichi, da sola, ad essere un ascensore sociale. Anche qui, se consideriamo il voto di maturità come risultato di tutto il percorso scolastico (compresa la scelta dell’istituto superiore), allora non tutto dipende dalle sole capacità personali o attitudini degli studenti, ma pesano lacune e gap che possono essere già visibili alla fine delle scuole delle medie, e che sono influenzate da numerose variabili.

"In un contesto dove sono soprattutto i figli dei laureati a proseguire negli studi – spiegano i ricercatori - l‘analisi dei dati sugli studenti che arrivano in quinta superiore non è sufficiente per comprendere i divari educativi oggi esistenti nel paese. Per questi motivi, è interessante approfondire a monte i risultati degli alunni nel primo ciclo di istruzione".

Le notizie non sono positive per Brescia, che è la provincia lombarda con la percentuale maggiore, ben il 37,5%, di studenti di III media che non hanno competenze alfabetiche adeguate; segue Mantova con il 36,4%, Pavia e Cremona con oltre il 35%. Questi dati sottendono lacune che sarà difficile colmare nella scuola superiore: mancati apprendimenti che, se non risolti in tempo, rischiano anzi di accelerare fenomeni di dispersione e abbandono della scuola.

E alle superiori? Le prove Invalsi 2024 hanno fatto emergere i profondi divari esistenti tra gli studenti in funzione di numerosi fattori: i ragazzi che arrivano alla maturità con i punteggi più alti provengono soprattutto dalle famiglie con status economico-sociale-culturale più elevato. Più brave le studentesse, anche se rimane una disparità di genere a svantaggio femminile nell’apprendimento della matematica.