Milano, la vicesindaco Scavuzzo alla Regione: ci dia i fondi stanziati per le scuole danneggiate

La richiesta dei ristori, già girati ad altri 45 Comuni, riguarda gli oltre 300 edifici colpiti dal nubifragio del 25 luglio. La replica della Regione: “I primi fondi erano destinati a casi di somma urgenza”

Oltre 300 scuole danneggiate a Milano, ingegneri al lavoro per ripristinare le strutture

Oltre 300 scuole danneggiate a Milano, ingegneri al lavoro per ripristinare le strutture

Milano - Il Comune di Milano chiede alla Regione il ristoro completo dei fondi che ha speso per la messa in sicurezza delle tantissime scuole danneggiate dalla bufera dello scorso 25 luglio, come la Lombardia ha già fatto con altri 45 Comuni. «È necessario che anche per le scuole milanesi si faccia lo stesso, ristorando al 100% le risorse investite per mettere in sicurezza le strutture dopo i danni provocati dal nubifragio» ha spiegato la vicesindaca Anna Scavuzzo, che è assessore all’Educazione.

«Nei giorni scorsi - ha aggiunto - abbiamo inviato alla Regione Lombardia tutta la documentazione che accerta i lavori affrontati in emergenza. Per intervenire rapidamente sulle oltre 300 scuole danneggiate, che rappresentano, è bene ricordarlo, più della metà del nostro intero patrimonio di edilizia scolastica, abbiamo utilizzato appalti e accordi quadro con MM e con le imprese già selezionate, secondo procedura, per affrontare le manutenzioni».

«Saremo in grado di garantire la partenza regolare dell’anno scolastico per tutti e tutte - ha assicurato Scavuzzo -, perché, utilizzando tutti gli strumenti amministrativi ed economici già a nostra disposizione, abbiamo scelto la soluzione più veloce ed efficace. La procedura in "somma urgenza” (che altri comuni, a differenza di Milano, hanno scelto) è una possibilità prevista dal Codice degli appalti, come ve ne sono altre: ma non vuol dire che i nostri interventi, attivati secondo altre procedure, siano stati meno urgenti».

Pronta la replica. “Il vicesindaco Scavuzzo non fa altro che ribadire quanto esplicitato ieri da Regione Lombardia. I primi fondi individuati sono destinati, con una delibera di Giunta, come scrive la stessa Scavuzzo, ai Comuni che hanno attivato la procedura ‘di somma urgenza’. Procedura che non ha seguito il Comune di Milano”. Lo scrive Regione Lombardia, replicando al vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo. “Ovviamente, come dovrebbe ben sapere il vicesindaco di Milano - prosegue la Nota - in linea con quanto accade sempre in queste situazioni, successivamente verranno prese in considerazione le istanze presentate dai Comuni per interventi attivati sotto altra forma”.

L’assessore regionale alla Protezione Civile e Sicurezza, Romano La Russa, evidenzia poi come “da parte di Regione Lombardia si siano seguite tutte le procedure previste in queste situazioni mettendo a disposizione in tempi celeri le prime risorse per gli interventi di somma urgenza”. “Il nostro obiettivo - conclude Romano La Russa - è soltanto uno, fare il possibile per riaprire scuole e asili per l’inizio dell’anno scolastico e ci stiamo muovendo in quella direzione. Come del resto illustrato dal vicesindaco Scavuzzo, che siamo sicuri non voglia innescare una polemica sterile e assolutamente immotivata, Milano e altri Comuni non hanno intrapreso la strada della somma urgenza prevista dal Codice degli appalti”.