SIMONA BALLATORE
Cronaca

Scuole, i danni salgono ancora Cantieri da proteggere e crolli

Il tronco caduto sulla palestra del Vespucci, vetri rotti e tetti divelti: 500 istituti da controllare. Viaggio nelle 32 superiori in crisi. E ora a preoccupare è una nuova ondata di maltempo alle porte.

Scuole, i danni salgono ancora  Cantieri da proteggere e crolli

Scuole, i danni salgono ancora Cantieri da proteggere e crolli

di Simona Ballatore

e Valentina Tarantino

Di sopralluogo in sopralluogo la lista dei danni nelle scuole si allunga e lievita la spesa da mettere in conto, mentre gli occhi sono puntati al cielo: preoccupa il meteo instabile dei prossimi giorni, che potrebbe accentuare i problemi e svelarne di nuovi. Subito dopo il nubifragio, una primissima stima di Città Metropolitana superava già i due milioni di euro: sotto la lente 32 edifici delle superiori, coinvolti in modo serio. Ma le verifiche proseguono senza sosta, tra segnalazioni dei presidi e corse nei numerosi cantieri già aperti, da proteggere. Come all’alberghiero Vespucci, in via Valvassori Peroni. Qui è in corso un maxi intervento per sistemare la copertura del corpo aule, che ha ricevuto un finanziamento da un milione e mezzo con il Pnrr: duemila metri quadri da sostituire, divisi in quattro step. Si è alla seconda fase. "I ponteggi e la copertura provvisoria hanno retto, anche se c’è stata qualche infiltrazione, purtroppo inevitabile, che ha causato il distacco di alcuni pannelli – spiega Cesare Prada, responsabile del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici della “zona A“ –. Abbiamo rimesso tutto in sicurezza in vista delle prossime piogge. Non dovrebbero esserci ritardi: contiamo di ultimare il tutto per ottobre. Diversa però è la situazione nel cortile interno". Nonostante le strutture attorno abbiano fatto da scudo, due grossi pini sono stati sradicati dal terreno. "Uno è caduto sul tetto degli spogliatoi della palestra e uno sui laboratori – spiega ancora Prada –. Dovranno essere rimossi, e non è semplice vista la posizione, prima di poter verificare lo stato delle strutture". Erano già stati messi in conto 20mila euro per "tamponare" la situazione al Vespucci, ma la cifra potrebbe più che raddoppiare. Prada lavora in Città Metropolitana da 28 anni, un’altra data è incisa nella sua mente: 27 luglio 1997. "Da allora non vedevo danni così - ricorda -. Quel giorno un grossa grandinata si era abbattuta, in particolare, sul polo scolastico del Parco Nord e aveva sfondato la copertura in vetro dei 24 corpi-scale e i lucernari". Al Parco Nord è crollato un grosso albero anche il 24 luglio, ma nella direzione opposta rispetto alla scuola, “graziata“.

Sempre nella zona a est di Milano, l’edificio più tartassato è l’Ipsia Majorana di Melzo: sono volati via 500 metri quadri di copertura, per circa duecentomila euro di danni, ma non è ancora chiaro se la parte rimasta “ancorata“ sia da sostituire o meno. Nel vicino liceo Giordano Bruno serviranno altri 50mila euro: la grandine ha spaccato 50 lucernari e si è accanita su palestra, atrio e vano scale. All’Argentia di Gorgonzola gli alberi crollati hanno rotto la vetrata del locale ex mensa. La lista si allunga di giorno in giorno, mentre continuano i sopralluoghi anche del Comune di Milano tra le sue 500 scuole (fra asili, primarie e medie) e anche l’Università Statale sta ultimando il “censimento“ dei danni: parecchi alberi sono crollati negli orti botanici di Brera e Città Studi.