San Siro, Sala dà un ultimatum a Milan e Inter: 90 giorni per sciogliere il nodo sullo stadio

Il primo cittadino: “Se il Meazza non interessa più lo dicano”. E sull’impianto dei rossoneri alla Maura dice: “Prima vediamo il progetto, poi faremo le nostre valutazioni”

Il sindaco di Milano Beppe Sala

Il sindaco di Milano Beppe Sala

Milano – Sala passa la palla ai club, e fissa un termine per sciogliere il nodo sullo stadio. "Quello che stiamo facendo in questo momento è riscrivere alle squadre dicendo che diamo loro un periodo congruo, credo saranno 90 giorni – spiega il sindaco di Milano – per consegnarci la revisione del piano economico finanziario oppure per dirci che non interessa più". Su San Siro, sottolinea Sala, c’è un "dialogo aperto con Inter e Milan perché c’è una procedura avviata. Una cosa che il Milan sa è che non è possibile avviare un altro procedimento senza chiudere questo". Sulla possibilità che il Milan costruisca il proprio stadio a La Maura, Sala è chiaro: "Finché non abbiamo un progetto è difficile dare un giudizio. Quello che invito a fare a tutti è di aspettare di avere un progetto. I rapporti con il Milan sono molto cordiali e loro sanno che ho bisogno di questo. Perché attraverso un progetto posso dire ad esempio cosa rimane come parco pubblico e cosa ne rimane in termini di oneri di urbanizzazione. In maniera molto trasparente – aggiunge – con il Milan ci parliamo quasi quotidianamente al telefono e sanno che il tema è presentare il progetto. Eventuali vincoli? Dipende dal progetto".

Una partita aperta, quindi, sul futuro della città. Ieri Sala è tornato anche a lanciare un appello alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Deve trovare del tempo e venire a Milano, sedersi con noi e con noi analizzare quello che stiamo facendo e le opportunità che ci sono. Noi abbiamo bisogno del Governo ma, forse mi illudo, anche il Governo ha bisogno di una Milano che funziona. Quindi è solo un fatto di mettersi a un tavolo e lavorare". Il liceo del made in Italy? "Queste idee non possono essere estemporanee. Sconsiglierei di buttare lì novità senza prima averne discusso con chi si intende di educazione". Il sindaco è tornato anche sul tema del tavolo fra Aler e Mm per un percorso condiviso sulle case popolari. "Sono certo che Fontana è disponibile a collaborare – ha spiegato – qualche difficoltà in più si riscontra con chi dovrebbe affrontare le cose dal punto di vista operativo. Sulle case popolari Comune e Regione devono lavorare di più insieme". Infine il caso del monumento in piazza Duomo imbrattato lo scorso 9 marzo con vernice arancione dai giovani ambientalisti di Ultima Generazione. Vernice non lavabile "con i sistemi tradizionali". Serve quindi una gara d’appalto per affidare l’incarico a una ditta, con spreco di tempo e denaro. "Quando si arriva a creare così tanto danno – ha spiegato Sala – si passa automaticamente dalla parte del torto".

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