MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Il futuro di San Siro, Sala pensa ai concerti alla Maura. E i residenti si infuriano

Il primo cittadino: "Quest’area può diventare la sede degli eventi in caso di lavori estivi al Meazza". Lo scorso 5 marzo l’incontro con i promoter, da Live Nation a Vertigo

Concerto a San Siro

Concerto a San Siro

Milano – L’ippodromo La Maura potrebbe diventare la nuova Scala del rock. Il sindaco Giuseppe Sala delinea uno scenario che sorprende gli appassionati di musica e preoccupa i residenti del quartiere di San Siro. Colpo di scena a margine dell’inaugurazione del campo dedicato a Davide Astori in via del Volga. Il primo cittadino, conversando con i cronisti, fa un passo avanti sull’ipotesi che il restyling del Meazza diventi realtà e spiega: "Se si dovessero fare i lavori di ristrutturazione di San Siro, si farebbero soprattutto in estate, proprio nel periodo dei concerti. E quindi cosa faremmo? Bisognerebbe accelerare i lavori per mettere l’ippodromo La Maura in condizioni di ospitare meglio i concerti estivi. Di questo i promoter sono consapevoli. Di necessità si fa virtù".

Lo scorso 5 marzo Sala ha incontrato a Palazzo Marino il presidente di Assoconcerti e i principali promoter che organizzano concerti a San Siro: Live Nation, Friends & Partners, D’Alessandro & Galli, Vivo Concerti, Vertigo-MC2. Erano presenti all’incontro anche il direttore generale del Comune Christian Malangone, l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi. "I promoter – continua il sindaco – mi hanno espresso un grande interesse per San Siro, che rappresenta la storia del calcio ma anche della musica: lì ha suonato Bob Marley (27 giugno 1980, ndr). Quando i promoter parlano agli artisti di un concerto a San Siro, c’è questa memoria storica che pesa nella decisione di esibirsi al Meazza".

Non solo. "Nel malaugurato caso, dal mio punto di vista, in cui i club non fossero interessati al restyling, il Meazza potrebbe diventare la sede dei concerti in Lombardia. L’interesse degli operatori del settore c’è". Sala conferma di averli "incontrati settimana scorsa per ragionare sul calendario dei concerti della prossima estate. C’è San Siro, ma c’è anche la Maura, che ha un grande potenziale, ma così com’è adesso non va bene. Se dovesse diventare una sede permanente di concerti, dovrebbe essere infrastrutturata".

Già, ma il restyling del Meazza si farà o no? Tutto dipende da Milan e Inter, la cui priorità resta quella di realizzazione nuovi stadi a San Donato Milanese e Rozzano. "Sono fiducioso, ma fino a giugno, quando Webuild ci presenterà il piano di fattibilità per la ristrutturazione, non potremo aggiungere granché – dice Sala –. L’inchiesta sulla proprietà del Milan? Non penso che possa pregiudicare il progetto di ristrutturazione di San Siro. Il ricorso del Comune sul vincolo sul secondo anello e la decisione del Tar? L’atmosfera che percepisco è che (il Tar, ndr) non voglia prendere decisioni e rinvii la pratica a quando il secondo anello compirà 70 anni, nel 2025. Ma il vincolo è probabile".

Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, invece, tifa per i due nuovi stadi dei club: "C’è bisogno di nuovi impianti, fatti da privati. Parlo da ministro delle Infrastrutture, non da tifoso (del Milan, ndr)".

Alcuni residenti del quartiere San Siro, però, vedono come fumo negli occhi l’ipotesi di trasloco dei concerti dal Meazza alla Maura. Massimiliano Favoti, portavoce del Coordinamento Tutela Cintura Urbana di Milano-Parco Ovest, si dichiara "stupito" dalle dichiarazioni del sindaco: "In meno di 24 ore è cambiato tutto. Giovedì sera la vicesindaco Anna Scavuzzo ha esposto in maniera convincente cosa stanno facendo Comune e Prefettura per contenere i disagi provocati dagli show nell’area di San Siro, in particolare alla Maura. Stamattina (ieri, ndr), invece, Sala ha detto esattamente il contrario. Noi residenti siamo sfiduciati, scettici e confusi per come sta agendo il Comune. Domenica (domani, ndr ) ci vedremo per un incontro pubblico al Qt8 e faremo il punto con i residenti per decedere eventuali nuove iniziative".

Il consigliere comunale ambientalista Enrico Fedrighini, infine, nota: "Il trasloco dei concerti da San Siro alla Maura? Siamo all’ennesima conferma di un’amministrazione comunale che non programma e arranca dietro a iniziative di privati che avrebbero un pesantissimo impatto sul territorio".