Milano – “Il diritto allo studio ci permette di avere il 31% dei nostri iscritti nella no tax area, di avere tanti studenti nelle nostre residenze a 250 euro. Ma chi si trova nella fascia media fa fatica". È una delle primissime uscite pubbliche da “rettrice eletta“ per Marina Brambilla (entrerà in carica il primo ottobre): nella sede di Assolombarda partecipa a “Direzione Nord - Road to Europe“, e ricorda uno dei temi ai quali tiene di più: diritto allo studio. Chiede a Regione e Governo "una mano" perché "a Milano rischiamo di perdere studenti", attratti da città meno costose. Tanto è bastato a scatenare il ministero dell’Università e della ricerca, guidato da Anna Maria Bernini, che risponde calcolatrice alla mano: "Per il triennio 2021-23 sono stati assegnati all’Università Statale di Milano stanziamenti pari a 896.160.067 euro del Fondo per il finanziamento ordinario delle università, con un aumento dal primo al terzo anno pari al 10,517% (+ 29.958.157)", segue un fitto elenco che si chiude con gli 80 milioni aggiunti per il campus Mind. E rafforza il concetto: "Sulle risorse statali e su quelle relative al Pnrr, il Mur è pronto a rafforzare sia le forme di pubblicità dei finanziamenti ricevuti dagli atenei sia le misure di monitoraggio sull’impiego dei fondi". Per la serie: non si può battere sempre cassa. Risponde la neorettrice, "consapevole e grata per il supporto costante e decisivo ottenuto dal Mur", precisando che ha "inteso sottolineare le difficoltà di copertura del fabbisogno complessivo per il diritto allo studio e la difficoltà nel dare risposta agli studenti delle fasce che non rientrano nei limiti previsti dal bando del diritto allo studio, per i quali bisognerebbe pensare ad altri strumenti".
A Futuro Direzione Nord è andato in scena un altro duello, stavolta a distanza, tra l’assessore comunale alla Casa (e candidato del Pd alle Europee) Pierfrancesco Maran e il ministro del Turismo Daniela Santanchè. Quest’ultima ha affermato che il turismo deve diventare la principale economia del Paese. Maran le risponde così: "Io sto lavorando perché questo non avvenga a Milano e in questo territorio, perché qui ci sono altri dieci settori che sono molto più rilevanti per noi. Se il turismo si mangia la fascia media questo è un problema drammatico". Non è la prima volta che ministro e assessore polemizzano su questo tema, anche perché l’incremento degli affitti brevi in città ha fatto lievitare i prezzi delle case per lavoratori e studenti. Il sindaco Giuseppe Sala e Maran hanno chiesto a più riprese al Governo di porre un freno agli affitti brevi. L’ultima nota è un affondo del presidente di Assolombarda Alessandro Spada: "All’Europa chiediamo maggiore attenzione, e di riuscire a capire quanto sia importante avere una visione industriale".