
Cani pericolosi e padroni da educare: patentino obbligatorio per 26 razze, tra cui il pitbull
I cani con il pedigree saranno esclusi dal patentino per alcune razze proposto dalla Regione Lombardia. È quanto emerge da un emendamento approvato dal consiglio regionale martedì scorso. La modifica, spiega il consigliere della Lega e primo firmatario Roberto Anelli, è stata presa perché "gli allevatori già assicurano un percorso selettivo". La decisione rischia però di cambiare il senso originale del testo, Marco Melosi, presidente dell'Anmvi, l'Associazione italiana medici veterinari italiani: "Gli emendamenti stravolgono un po’ quello che è la legge originale".
L’esclusione
Nell'articolo vengono indicate, per i padroni di alcune razze di cani (26 in totale) per cui è necessaria un'adeguata conoscenza e una particolare preparazione, le ''disposizioni volte a prevenire, attraverso una corretta gestione, danni a persone o ad altri animali''. Con l'emendamento sono esentati dalla lista ''i cani iscritti ai libri genealogici". Dunque dalla legge, nel caso venisse approvata con questo testo, saranno esclusi i cani che l'Ente nazionale della cinofilia italiana ha riconosciuto essere 'di razza'. Anelli, nella relazione, spiega che ''gli allevatori assicurano un percorso selettivo sui riproduttori che minimizza tare comportamentali su base genetica - oltre - la valutazione delle caratteristiche e dell'interazione con l'aspirante proprietario''.

I dubbi del veterinario
Tuttavia Melosi ha delle perplessità: ''In realtà la maggior parte di questi cani hanno il pedigree'', e quindi così si rischia di diminuire drasticamente la platea di padroni e cani coinvolti. I dubbi per Melosi però riguardano anche la scelta di redigere la ''save list'', la lista di 26 razze ritenute più difficili da gestire e quindi bisognose di maggiori accorgimenti e attenzioni.
''Secondo i veterinari comportamentalisti - spiega Melosi - in realtà questo percorso dovrebbe essere fatto da tutti i cani, perché non ci sono prove scientifiche che dimostrino che ci sia una trasmissibilità dell'aggressione''. Ma questo non vuol dire che sia tutto da buttare, Melosi riconosce i meriti della proposta della Regione: ''Ha fatto emergere un problema buttando un sasso in uno stagno, perché fino ad ora non c'era niente per quanto riguarda l'incolumità pubblica''.

L’addestratore
E su questo punto ribatte più volte anche Massimo Giunta, addestratore ed esperto cinofilo che si dice convinto come la proposta sia ''un rompighiaccio, perché lo scenario italiano attualmente ha una grave lacuna''. Il problema principale secondo Giunta sono le cucciolate improvvisate ''fuori controllo'', che vanno poi in famiglie dove ''non c'è responsabilità e consapevolezza, non solo verso il cane ma anche verso la comunità''. ''Con questa legge'', spiega Giunta, ''quando una persona vorrà adottare un cane che fa parte della lista ''saprà che deve prepararsi a sostenere una formazione'', e questo ''va a tutela del benessere interspecie, ovvero sia del cane ma anche delle persone e della loro incolumità''. ''Sicuramente ci sono altri aspetti che possono essere integrati'', continua Giunta, ma questa legge rappresenterebbe ''un primo scalino per migliorare le cose''. Ora per qualcuno ''la festa finisce'' dice. Con questa proposta ''non sarà più tanto facile acquistare cani online a 50 euro di dubbia provenienza'', per questo ''non posso che applaudire al progetto, che rappresenta una vera svolta storica''.
La save list
Ecco la lista delle razze di cani con eventuali incroci interessate dal progetto di legge, esclusi appunto quelli con pedigree: Dogo Argentino, Fila Brasileiro, Tosa giapponese, American Pit Bull Terrier, Bull Terrier, American Staffordshire Terrier, Bullmastiff, Rottweiler, Cane corso, American Bulldog, Cane da pastore di Charplanina, Cane da pastore dell’Anatolia, Cane da pastore dell’Asia Centrale, Cane da pastore del Caucaso, Cane da pastore Maremmano Abruzzese, Cane da pastore Belga Malinois, Pastore Tedesco, Rafeiro do alentejo, Rhodesian Ridgeback, Tosa Inu, Bandog, Boerboel, Akita Inu, Akita Americano, Cane Lupo Cecoslovacco, Cane Lupo di Saarloos. La scelta della denominazione sottolinea l’intento di proteggere questi animali da una gestione inadeguata che spesso porta ad abbandoni e cessioni, con conseguente sovraccarico dei canili.
L’esame
La nuova normativa prevede un percorso formativo articolato in due fasi. La prima consiste in un corso teorico di almeno 10 ore per ottenere il patentino che certifica il possesso responsabile dell’animale. La seconda fase è pratica, della durata minima di 6 ore, e fornisce indicazioni sulla corretta conduzione del cane attraverso la simulazione di situazioni critiche. Al termine del percorso, proprietario e cane dovranno sostenere un test di controllo (Cae-1) in collaborazione con l’Enci per valutare le capacità del conduttore e le caratteristiche psicofisiche dell’animale.