"Giungla affitti brevi, regole anti-abusi"

Manifestazione a Milano per regolamentare il mercato degli affitti brevi, in vista del Salone del Mobile. Associazioni chiedono limiti alle licenze e un fondo sociale per l'edilizia pubblica con i proventi di Airbnb.

"Giungla affitti brevi, regole anti-abusi"

"Giungla affitti brevi, regole anti-abusi"

Una manifestazione per chiedere di "regolamentare il mercato degli affitti brevi", lanciata nell’ambito della campagna Chiediamo casa alla vigilia del Salone del Mobile. Evento che da sempre scatena una impennata della domanda di alloggi temporanei da parte di turisti e operatori e la corsa verso l’alto dei prezzi. Sabato associazioni e movimenti si riuniranno in presidio sotto la sede di Airbnb Italia, in via Filippo Sassetti 32. Milano, secondo i dati diffusi dagli attivisti, conta circa 25.000 annunci su Airbnb: la stragrande maggioranza (82%) riguarda alloggi interi, non una parte di essi. La metà degli annunci (49%) è gestita da utenti con più di un annuncio.

"Il problema non risiede nell’esiguo numero di host che affitta la propria abitazione per arrotondare – spiegano – ma negli attori professionisti che, per mancanza di regolamentazioni, immettono le loro abitazioni nel mercato degli affitti brevi, sottraendole agli abitanti della città. E mentre le istituzioni stanno a guardare, l’offerta di case per chi vive a Milano si riduce e i prezzi si alzano". La campagna lancia quindi una serie di proposte a livello nazionale, regionale e comunale: un numero massimo di licenze per affitto breve a Milano; un limite alle licenze di affitto breve in capo ad una singola persona proprietaria; l’istituzione di un fondo sociale per l’abitare con i 779 milioni di euro versati da Airbnb allo Stato da devolvere all’edilizia pubblica; la modifica della legge regionale sul turismo.

A.G.