
Ad accogliere il dono la direttrice dell’Asst Roberta Labanca, il direttore medico di presidio Fabio Terragni e il primario del reparto di pediatria Giovanni Traina
Tre nuove culle per la neonatologia, "un riconoscimento prezioso e un gesto di vicinanza da parte del territorio". E anche un buon auspicio al termine di un anno formidabile: quello in cui, dopo anni, il reparto melzese ha tagliato in anticipo il traguardo dei 500 parti. Mettendosi ‘al riparo’ da ridimensionamenti o chiusure, grande e giustificato timore del passato. Le culle sono state recapitate nel reparto di ostetricia e neonatologia del Santa Maria delle Stelle. Sono frutto della generosità ‘corale’ dell’Us Melzo 1908, che ha devoluto all’acquisto il denaro introitato da una raccolta fondi dell’Associazione genitori Mascagni, del Milan Club locale, di uno studio tecnico cittadino e del Centro studi Gianni Mori, che ha tessuto le fila dell’iniziativa. Ad accogliere il dono la direttrice dell’Asst Melegnano e Martesana Roberta Labanca, il direttore medico di presidio Fabio Terragni e il primario del reparto di pediatria Giovanni Traina.
Tre culle dal materassino color rosa e uno sguardo ottimista al futuro. Era fine ottobre quando dall’ospedale arrivava l’ottima notizia: 500 parti già raggiunti, un traguardo che non si tagliava da almeno tre anni. Con un trend in crescita durante l’anno e qualche parentesi “boom“: come in settembre, quando in due giorni o poco più nacquero in ospedale ben 11 bambini. Superlavoro per il team, ma soddisfazione. Già allora i numeri erano da pollice alzato: 387 nati alla conta di fine estate, 40 in più rispetto allo stesso intervallo di tempo dell’anno precedente.
Il traguardo più importante è arrivato a fine anno. "Il segno – così il primario – che la professionalità dello staff e la qualità offerta alle partorienti hanno rinsaldato la fiducia nel nosocomio. E che tanti genitori sono tornati a scegliere Melzo come ospedale giusto per la nascita dei loro bambini". Proprio a Melzo, nei giorni scorsi, la visita di un ente preposto alla certificazione di qualità, "che ha confermato standard e livello del servizio". I numeri di Melzo in controtendenza con quelli di molti ospedali lombardi, dove la denatalità e la fuga verso le grandi strutture metropolitane continuano a farsi sentire.
Un triplo dono dunque a coronamento di un anno fortunato. Alle associazioni e alle realtà che hanno promosso l’iniziativa, spesso nel corso dell’anno presenti in corsia per regali e progetti in favore, soprattutto, dei piccoli ricoverati, il grazie della direttrice Labanca, "la vicinanza del territorio e delle associazioni all’ospedale è importantissima".