VALENTINA TARANTINO
Cronaca

Ramy, il papà e il generale: la forza di un abbraccio. “Fiducia nelle istituzioni”

Premio civico a Yehia Elgaml. Il gesto d’intesa con il comandante dei carabinieri. “Si sognava calciatore come Totti”. Il prefetto: da genitore capisco il dramma

Il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia con Yehia e Farida Elgaml, genitori di Ramy

Il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia con Yehia e Farida Elgaml, genitori di Ramy

Milano, 9 febbraio 2025 – Non hanno mai smesso di credere nelle Istituzioni e nella giustizia i genitori di Ramy Elgaml, nemmeno dopo aver visto il video in cui il figlio, diciannovenne, muore al culmine di un inseguimento sulle strade di Milano. Anzi, da quel tragico 24 novembre, i genitori hanno più volte esortato i giovani del quartiere Corvetto a manifestare pacificamente, evitando ogni forma di violenza o disordine pubblico. È per questo che Yehia, padre di Ramy, ha ricevuto, insieme ad altri 23 tra privati e associazioni, il “Panettone d’oro” per la virtù civica, riconoscimento promosso dal Coordinamento Comitato Milanesi e giunto alla sua venticinquesima edizione.

Nelle motivazioni, si sottolinea la sua “magnifica espressione di civismo, che risplende ancor di più comparandola con l’atteggiamento tenuto da alcuni di quelli che, per la posizione occupata, dovrebbero dare il buon esempio”. E ieri, durante la cerimonia per il conferimento del premio al Teatro Franco Parenti, un segno forte della rinnovata fiducia nelle forze dell’ordine è arrivato dall’abbraccio del genitore con il comandante dei carabinieri, il generale Pierluigi Solazzo. Al fianco di Yehia c’era la moglie Farida, che, commossa, ha parlato del figlio ricordandone le aspirazioni: “Da grande, sognava di fare calciatore, voleva diventare famoso. Francesco Totti era il suo idolo – ha detto. Quando ci penso, ancora non riesco a credere che Ramy è andato via e non ritornerà più”.

Riconoscenza e “vicinanza per un dolore che non passa” l’ha espressa anche il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia. “Sono io stesso un padre, comprendo appieno il dramma della perdita e immagino la sofferenza che ancora dura”, ha commentato: “Per questo ammiro il grande senso di equilibrio e responsabilità dimostrato dalla famiglia di Ramy in un momento tanto delicato”.

La cerimonia al Franco Parenti è stata un’occasione per rendere onore alla memoria di Ramy, ma anche per guardare al futuro, nell’ottica di un dialogo fruttuoso tra territorio e istituzioni. Così, Yehia Elgaml si è rivolto al sindaco Giuseppe Sala e al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: “Vorrei anzitutto ringraziarli, perché parlano sempre bene di noi”, ha esordito. Poi, assieme al presidente della Comunità egiziana di Milano Aly Harhash, ha illustrato una proposta: “Sarebbe bello realizzare un centro, al Corvetto, dove poter radunare i giovani per ascoltarli, instaurare un dialogo serio con loro e capire cos’hanno in testa, cosa pensano. Il quartiere è pieno di spazi abbandonati e manca un luogo dove i ragazzi, italiani e stranieri, si possano ritrovare e confrontare”.