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Caso Ramy, chiuse le indagini sul depistaggio: quattro carabinieri rischiano il processo

Secondo l’accusa i militari cancellarono i video che riprendevano la fase finale dell’incidente che costò la vita al 19enne. Uno degli avvocati difensori: “Siamo sconcertati”

Caso Ramy, chiuse le indagini sul depistaggio: quattro carabinieri rischiano il processo

Milano, 5 agosto 2025 – La Procura di Milano ha chiuso le indagini per quattro carabinieri indagati in uno dei filoni di indagine sul caso Ramy Elgaml, il 19enne morto in scooter al termine di un inseguimento il 24 novembre scorso

A sinistra, alcune fasi dell'inseguimento. A destra, Ramy Elgaml
A sinistra, alcune fasi dell'inseguimento. A destra, Ramy Elgaml

Due militari devono rispondere di depistaggio - perché avrebbero agito per “ostacolare o sviare l'indagine relativa al sinistro stradale con esito mortale” - e favoreggiamento per aver costretto il testimone “a cancellare dal proprio telefono cellulare” i video che immortalavano gli ultimi istanti di vita del giovane morto in sella alla scooter guidato da un amico; altri due carabinieri devono rispondere, invece, solo di depistaggio sempre in relazione alle immagini cancellate.

L'avvocato Piero Porciani, uno dei difensori, ha affermato: “Siamo sconcertati. Dopo che abbiamo dimostrato che i due militari si trovavano a 290 metri dal luogo dell'impatto i pm hanno deciso comunque di andare avanti”.