
Dian Princess Balog, travolta alla stazione di Greco Pirelli, avrebbe compiuto 18 anni il 25 luglio
Milano, 30 aprile 2025 – Sognava di diventare pasticciera. A giugno avrebbe completato il percorso di studi per poi, chissà, trovare il lavoro tanto desiderato. Aiutava la madre in casa, accudiva la sorellina e non si tirava mai indietro se un amico chiedeva aiuto. Così viene descritta Princess Dian Balog da E., sua cugina, sconvolta come il resto della famiglia dalla tragedia che venerdì sera ha spezzato la vita della diciassettenne, investita da un treno alla stazione di Greco Pirelli. “Era una ragazza d’oro”.
La giovane, che avrebbe compiuto 18 anni il 25 luglio, era in compagnia della madre cinquantenne, del cugino e del figlio dodicenne di lui sulla banchina della stazione dopo aver trascorso la giornata del 25 aprile a casa di uno zio: erano le 22 e insieme attendevano il treno che li avrebbe portati fino a Garibaldi (da lì, verosimilmente, avrebbero preso la metropolitana per raggiungere la loro casa al quartiere Stadera).
Forse per noia, la diciassettenne ha voluto provare il monopattino del cuginetto proprio su quella banchina. “Ed è successo l’irreparabile in pochi secondi. La madre e il cugino non si sono accorti di nulla”, prosegue E.. In base a quanto ricostruito, la giovane ha superato la linea gialla di sicurezza infilandosi in un micro spazio tra un’area di cantiere transennata, off limits, e i binari, ed è molto probabile che sia caduta sulle rotaie dopo aver perso l’equilibrio, provando poi in tutti i modi a risalire per mettersi in salvo. In quel momento era in arrivo il regionale numero 25851 della linea suburbana 11, partito da Chiasso e diretto proprio a Porta Garibaldi, che ha inchiodato ma che ha comunque investito la diciassettenne. E Princess Dian Balog non ha avuto scampo: è morta poco dopo, per un gravissimo trauma cranico.
“Studiava alla scuola professionale Galdus, si stava preparando per prendere la qualifica triennale a giugno”, fanno sapere i parenti. Frequentava la sede di via Pompeo Leoni, indirizzo Panificazione e pasticceria. Sperimentare ricette era la sua passione, “soprattutto amava preparare dolci”. Con una qualifica in tasca, sperava di riuscire a realizzare il suo sogno. “Ma è tutto finito, purtroppo”. Princess Dian era nata nelle Filippine e viveva a Milano fin da quando aveva 6 anni. Il padre non ce l’aveva più “e dava sempre una mano alla madre, anche occupandosi della sorellina di dieci anni più piccola”, dice chi la conosceva.
Per i suoi compagni di scuola, questa perdita improvvisa sarà difficile da superare: “Piangono tutti i giorni”, riferisce un conoscente. In base a quanto trapelato, nelle prossime settimane potrebbe essere organizzato un momento per lei, per ricordarla. Ora, però, è ancora troppo presto. “Non sappiamo neppure quando si potrà celebrare il funerale – continua E. – perché le indagini sono ancora in corso”. Poi aggiunge che “quello che colpiva di lei era la sua generosità e il suo sorriso. Era sempre disponibile con tutti, non riusciva a dire di no. Non riesco a credere di averla persa per sempre”.
A ricordarla è anche l’amica Dana, che è stata sua compagna di scuola alle medie: “Princess era conosciuta per il suo sorriso, capace di trasmettere allegria, e per la sua determinazione, qualità che resteranno impresse nei cuori di chi l’ha conosciuta. Il suo spirito continuerà a ispirare gesti di gentilezza e a infondere coraggio”.
Poi si rivolge ai suoi cari: “Alla sua famiglia e alla sua sorellina vanno le mie più sentite condoglianze: possano trovare conforto nei ricordi dei momenti condivisi e nella vicinanza di chi le ha voluto bene. Princess mancherà sempre a tutti noi”.