Milano – La giornata di contestazioni davanti alla Scala di Milano, dove oggi andrà in scena la Prima, si è aperta in mattinata con il flash mob, organizzato dal centro sociale Cantiere davanti al Piermarini. Una decina di manifestanti ha srotolato un red carpet su cui poi è stato scaricato del letame. A completare l’opera alcuni cartoni con i volti di Giorgia Meloni dei ministri Matteo Salvini e Alessandro Giuli, fumogeni colorati e cartelli contro la guerra e il genocidio in Palestina e slogan contro il Governo.
Oggi pomeriggio sono previste altre manifestazioni: nel pomeriggio l’iniziativa “Prima Popolare Antimilitare”, che terrà insieme centri sociali, filopalestinesi e sindacati di base. I partecipanti si ritroveranno in corso Venezia angolo Palestro e si muoveranno verso via San Damiano e via Visconti di Modrone, per poi svoltare a destra in via Larga. Da piazza Missori, il serpentone si dirigerà in via Mazzini verso piazza Duomo, seguendo poi il percorso in via Mengoni, via Grossi e via Broletto fino al Castello. L’ultimo tratto sarà sorvegliato con particolare attenzione, perché a ridosso della zona rossa transennata che proteggerà l’area attorno al teatro. Le previsioni della vigilia non segnalano particolari allarmi, ma, per dirla con le parole di Sala, serve comunque “attenzione in un momento in cui le tensioni sociali ci sono”. Imponente il dispositivo di sicurezza pianificato dal prefetto Claudio Sgaraglia e dal questore Bruno Megale.