Non solo Alessia Pifferi, dalla cartomante che uccise il marito alla mamma che soffocò la figlia di 2 anni: i dubbi sulle due psicologhe

Milano, l’indagine sulle specialiste di San Vittore riguarda anche altri quattro casi oltre a quello della madre della piccola Diana

Patrizia Coluzzi, Lucia Finetti e Alessia Pifferi

Patrizia Coluzzi, Lucia Finetti e Alessia Pifferi

Milano – Non c’è solo il caso di Alessia Pifferi nell’indagine che riguarda le due psicologhe di San Vittore accusate di falso ideologico in atti pubblici. Tra le perizie contestate alle due specialiste di 44 e 59 anni, dipendenti dell’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, ci sono infatti quelle realizzate per altre quattro detenute. Tra queste Lucia Finetti condannata all’ergastolo per l’omicidio del marito e Patrizia Coluzzi, condannata a 12 anni per aver soffocato e ucciso la sua bambina di 2 anni.

La cartomante accecata dalla gelosia

Tra i casi contestati alle due psicologhe c’è quello di Lucia Finetti, casalinga di 52 anni con la passione per le cartomanzia (dava lezioni online sulle arti divinatorie e i tarocchi), condannata il 23 maggio 2023 all’ergastolo per aver ucciso a coltellate il marito Roberto Iannello, 55 anni, al culmine di una lite in auto. Durante il processo la difesa della donna aveva chiesto l’assoluzione invocando l’eccesso di legittima difesa (la donna avrebbe reagito a un primo tentativo di aggressione del marito) e anche la non imputabilità, in quanto Finetti in quegli attimi non sarebbe stata consapevole di quanto stava facendo, ovvero colpire ripetutamente l'uomo con lei in macchina, per un temporaneo vizio di mente. È proprio sulla perizia alla base della richiesta della difesa – respinta dalla Corte che ha riconosciuto invece la piena capacità di intendere e volere dell’imputata – che gli investigatori stanno puntando la loro attenzione. 

Edith soffocata con un cuscino

L’altro caso al centro dell’indagine è quello di Patrizia Coluzzi, 44 anni, condannata il 13 gennaio 2024 a 12 anni di carcere per aver soffocato con un cuscino la figlioletta Edith, 2 anni, il 7 marzo del 2021 in un appartamento di Cisliano (Milano). In questo caso le perizie psichiatriche hanno giocato un ruolo fondamentale nella decisione della Corte. Proprio basandosi sulla perizia che l’aveva dichiarata incapace di intendere e volere fu la stessa pubblica accusa a chiedere l’assoluzione dell’imputata che avrebbe ucciso la bimba a causa del profondo disagio emotivo che stava vivendo in quel periodo, in coincidenza con una separazione molto delicata dal marito. Non convinta da quella perizia, la Corte d’Assise di Pavia ne aveva disposta un’altra che invece aveva dichiarato Coluzzi seminferma di mente. Oltre ai 12 anni di carcere donna la condanna prevede per la donna anche 5 anni in una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza e il risarcimento di 650mila euro al padre della bambina, 460mila ai nonni e 800mila agli altri due figli.

La difesa delle due dottoresse

“Sorge il fondato sospetto che tale perquisizione nasconda finalità estranee alla condotta commessa dalla mia assistita e voglia indagare sulla sua attività lavorativa complessiva, accusandola più per il merito dei pareri espressi che per il metodo con il quale si e' pervenuti a tali pareri". Lo sostiene l’avvocato Mirko Mazzali, legale di una delle due psicologhe indagate. Per il penalista il decreto di perquisizione “finalizzato alla ricerca di documenti in possesso dell'istituto penitenziario e quindi facilmente rintracciabili, che pone sotto sequestro cellulari e computer per cercare fantomatici rapporti con una detenuta, nonché documentazione concernente altre detenute non oggetto dei capi di imputazione”.