Fare o rinnovare il passaporto in alcune città italiane, tra cui Milano, rasenta l’impossibile. Quello che dovrebbe essere un diritto costituzionalmente garantito subisce i tempi lunghissimi di una burocrazia che, rispetto a un anno fa, non sembra aver affrontato il problema. Questo è, in estrema sintesi, il risultato dell’ultima ricerca condotta dall’associazione Altroconsumo su 17 città italiane.
“Non è cambiato nulla rispetto a un anno fa, anzi la situazione è anche peggiorata in molte città”, scrivono gli analisti. Per fare o rinnovare il passaporto, “in ben 6 città su 17 non è stato nemmeno possibile prenotare l’appuntamento: Bologna, Genova, Milano, Pordenone, Potenza e Torino”. E poi, continuano: “Dieci mesi di attesa a Venezia, quasi otto a Bolzano, sette a Cagliari”. Per questo, l’associazione ha lanciato una petizione online.
Perché ci vuole così tanto
Il problema è di lungo corso e sconta ancora la pandemia da Covid-19, a cui è seguita una “massiccia e imprevista impennata di richieste”. Ma ciò che denuncia Altroconsumo è che, nonostante i problemi segnalati da più parti, “per i cittadini di molte città prenotare un appuntamento in questura è più difficile rispetto a un anno fa”.
Lo scorso febbraio la ministra del Turismo Daniela Santanché aveva detto che “nei prossimi dieci giorni vi daremo la soluzione strutturale”. A distanza di oltre dieci mesi da quell’annuncio, poco è cambiato: non solo l’attesa è lunga, ma il passaporto italiano è ancora tra i più cari d’Europa: costa 116 euro, contro ad esempio i 30 euro della Spagna e i 60 della Germania.
La ricerca di Altroconsumo
Altroconsumo ha provato, lo scorso novembre, a prenotare un appuntamento per il rilascio del passaporto sulla piattaforma della polizia di Stato (https://passaportonline.poliziadistato.it) che fornisce le disponibilità presso i commissariati presenti all’interno delle varie province. Aveva eseguito la stessa procedura un anno fa e ora ha confrontato i risultati.
Come anticipato, la situazione a Milano è peggiorata: “Un anno fa – si legge nella ricerca – ci dava l’appuntamento dopo un mese circa, ma non ci ha concesso alcuna data disponibile nelle ultime due rilevazioni”.
“Per gli altoatesini i tempi di attesa sono molto peggiorati ed erano già lunghissimi, tre mesi e mezzo, ma sono più che raddoppiati. Lo stesso vale per i cittadini di Cagliari”. “Sotto la Mole, dalla nostra inchiesta di giugno è rimasto in programmazione lo stesso film “nessuna disponibilità” tanto da far quasi rimpiangere i 5 mesi e mezzo di attesa rilevati un anno fa”.
Tempi brevi si registrano solo a Perugia, Pescara, Palermo e, soprattutto, Roma. Nella capitale, scrive Altroconsumo, “dove il passaporto si ottiene sempre velocemente: al massimo 10 giorni di attesa un anno fa, due a giugno e uno solo ora”.