MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Caos Comune, Lega in pressing: "Meglio le elezioni anticipate. Candidare Resta? Perché no". Ma Sala rilancia su San Siro

Salvini al convegno “Milano futura“: la città non può restare ostaggio di inchieste e sinistra per due anni. Il sindaco: la vendita del Meazza ai club? Tempi stretti ma possiamo farcela. Nuovo assessore a settembre.

Salvini al convegno “Milano futura“: la città non può restare ostaggio di inchieste e sinistra per due anni. Il sindaco: la vendita del Meazza ai club? Tempi stretti ma possiamo farcela. Nuovo assessore a settembre.

Salvini al convegno “Milano futura“: la città non può restare ostaggio di inchieste e sinistra per due anni. Il sindaco: la vendita del Meazza ai club? Tempi stretti ma possiamo farcela. Nuovo assessore a settembre.

"Ferruccio Resta candidato sindaco del centrodestra? Ci sono tante persone che amano Milano, che lavorano a Milano, che la vogliono vedere crescere. Magari il futuro sindaco può essere tra le persone anche senza schieramento politico che sono qui presenti oggi pomeriggio (ieri, ndr)". Il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini, appena arrivato al convegno “Milano Futura“ al ristorante Salvini, nel cuore della Galleria, fa subito capire che il frontman giusto per le elezioni comunali milanesi del 2027 – a meno di voto anticipato – potrebbero essere lui, Resta, l’ex rettore del Politecnico, ora presidente della Fondazione dell’omonimo ateneo. Sì, Resta è nell’elenco dei relatori dell’appuntamento leghista, arriva dopo un’oretta abbondante dall’inizio fissato per le 18 (ma aveva avvisato gli organizzatori del ritardo: "Ho un cda, arrivo alle 19.15"), parla un po’ del futuro della città e del Paese ("Non c’è più l’ascensore sociale, non ce lo possiamo permettere") ma poi frena sulla personale corsa verso Palazzo Marino, almeno per ora: "Non avrò e non vorrò avere le chiavi di Milano. Sono un tecnico e mi occupo di giovani e innovazione".

"Frenata tattica", commenta a microfoni spenti un autorevole dirigente lumbard. Il Carroccio “tenta“ Resta. Il cammino per convincerlo a scendere in campo – se non emergeranno nel frattempo altre candidature competitive – è appena cominciato. Intanto l’ex rettore partecipa al convegno leghista e questo è già un piccolo segnale di attenzione nei confronti del centrodestra. Il capogruppo del Carroccio in Senato, Massimiliano Romeo, apprezza: "Resta è uno dei nomi che hanno un profilo interessante per poter affrontare questa sfida. Ce ne sono diversi e lui è uno di questi".

Il centrodestra punta a riconquistare Milano dopo 15 anni di dominio progressista. Ma non sarà facile. L’autorevole dirigente leghista di prima ricorda che "il distacco dal centrosinistra è ancora ampio". Salvini, pur senza ammettere lo svantaggio iniziale, crede all’operazione “remuntada“: "Stiamo già lavorando alla Milano che sarà. La città è ferma per le inchieste e per l’incapacità del Comune e di Sala di scegliere. Noi riteniamo la Giunta inadeguata, al di là delle inchieste. Ci sono tanti problemi: Milano è cara, è insicura, ha il record delle multe. Una metropoli come questa non può restare ferma per due anni ostaggio della sinistra e delle inchieste. Il mio timore è che la città perda investimenti e attrattività. Sarebbe più saggio votare la prossima primavera. Noi abbiamo delle proposte per il futuro: Milano, capitale finanziaria del Paese, potrebbe ospitare la sede della Consob". I tempi per la scelta del candidato sindaco? "Prima si fa, meglio è".

A poche decine di metri di distanza dal Savini, intanto, Sala, a margine del Consiglio comunale, rilancia sul progetto San Siro, cioè sulla vendita del Meazza e dell’area limitrofa a Milan e Inter: "Su San Siro ora i tempi sono più stretti, ma possiamo comunque farcela. Io confermo la mia intenzione di lavorarci in settembre. Poi vedremo anche come reagirà il Consiglio". Poco prima, a Salvini, era stato chiesto se il centrodestra sarebbe pronto a votare a favore del progetto San Siro. Il leader del Carroccio è cauto ("Non abbiamo ancora capito cosa vogliono fare Comune e club. Sala è ostaggio di diverse sinistre") ma quando un cronista gli chiede se il sindaco e il centrosinistra abbiano già iniziato a chiedere un aiuto al centrodestra sulla delibera di San Siro, il vicepremier sorride. Chissà.

Quanto al sostituto dell’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, nel mirino della Procura e dimessosi una settimana fa, il sindaco prende tempo, anche perché le deleghe per ora sono state assegnate alla vicesindaco Anna Scavuzzo: "Nuovo assessore? Situazione delicata. Voglio fare qualcosa di ponderato e discusso con tutti. Decideremo a settembre. Ma utilizzeremo agosto per analizzare tutte le possibilità".