SIMONA BALLATORE
Cronaca

I papà: "Via il grigio, coloriamo le scuole e Bruzzano"

Papà artisti in azione al comprensivo Cesare Cantù: un ex alunno sovvenziona i lavori. E i bimbi affacciati alla finestra indovinano le opere

Ruben Vedovelli, al centro, tra Alessandro Vino e Manrico Cangelli

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Milano - Sfuma per il secondo anno di fila la festa di fine anno? I genitori dell’istituto comprensivo Cesare Cantù scendono in campo per “colorare” non solo l’ultimo mese, ma le scuole, dall’infanzia e primaria Dora Baltea alle elementari di via Dei Braschi, fino aIle medie Umberto Saba. Alla regia c’è pure un ex alunno, oggi imprenditore, e ci sono due papà street artist impiegati nella sua impresa. Affacciati alla finestra ci sono gli alunni, che ogni giorno cercano di indovinare cosa stanno creando per loro e per Bruzzano. "È stato un anno difficile – non nasconde la preside, Maria Francesca Amendola –. Con i genitori stavamo pensando a iniziative, in sicurezza, per salutare soprattutto i ragazzi che chiudono il loro percorso. Sarà una festa itinerante, con giochi all’aperto, adatti a ogni età; hanno creato anche le magliette e gli alunni hanno scelto il logo con le parole che li lega alla scuola".

Hanno cominciato dipingendo la pavimentazione dei cortili, per creare gimcane, poi il colore si è fatto largo sui muri. "Abbiamo scoperto di avere due papà street artist bravissimi e abbiamo chiesto loro se fossero disposti a dipingere la scuola dell’infanzia, un po’ vecchietta e triste", continua la dirigente scolastica. Alessandro Vino e Manrico Cangelli non si sono tirati certo indietro, anzi. E hanno trovato un alleato prezioso, il loro “capo”: Ruben Vedovelli, classe 1987. A Bruzzano da sempre, è stato alunno della scuola. Lo è stato suo papà, lo sarà suo figlio, in arrivo ad agosto. "Sono stato uno studente un po’ agitato – confessa – ma ho dei ricordi bellissimi e per me è l’occasione di restituire qualcosa alla mia scuola e al mio quartiere. Quando a ottobre ho perso mia mamma, Marinella, che era attivissima nelle associazioni genitori, ho pensato che sarebbe stato anche il giusto modo per ricordarla". Così si è messo a disposizione e ha pagato tutto il materiale.

"Pensavamo facessero margheritine e invece ogni giorno scoprivamo opere d’arte nuove per la felicità dei bambini", sorride la preside. Ci sono i supereroi, c’è il mare, c’è lo spazio. "E c’è un quartiere da riscattare", ricordano tutti. È sempre stato il chiodo fisso di Vedovelli, anche quando ha creato la sua “Gesta servizi“, che si occupa di pulizie, portierato, giardinaggio e che è arrivata a contare 55 dipendenti, una trentina residente proprio in quartiere. "Ho cominciato dal centro di Milano – racconta – per creare un modello di business da riportare nelle periferie e nella mia Bruzzano". Che si colora. "E che, proprio grazie a questa alleanza e a questa continuità tra genitori e figli – sottolinea la preside, Maria Francesca Amendola –, rafforza il senso di comunità".