ANDREA GIANNI
Cronaca

Scuola, delusione e rabbia: "Studenti abbandonati"

Le lezioni ripartono fra le proteste, alle superiori attività in presenza da lunedì. I sindacati premono attaccano: pessima gestione dei trasporti

Lezioni all'aperto al Parco Ravizza

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Milano, 7 gennio 2021 - Ripartono le lezioni dopo le vacanze, con un ritorno a scuola nel segno della protesta. Oggi studenti, insegnanti e genitori si riuniranno in presidio dalle 10.30 in piazza Affari e dalle 8 alle 11 in viale Marche, con lezioni all’aperto davanti all’Istituto Cremona-Zappa, nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale organizzata dal comitato Priorità alla scuola.

Il comitato chiede l’apertura in presenza e in sicurezza di tutte le scuole, lo "screening sanitario completo della comunità scolastica e l’inserimento come categoria prioritaria del personale scolastico ad alto rischio nella fase 1 dell’agenda vaccinale". Inoltre, per quanto riguarda le scuole superiori, chiuse da quasi un anno, "si auspica che la riapertura in presenza favorisca l’accoglienza e il recupero scolastico degli studenti fortemente penalizzati dal punto di vista didattico e psicologico a causa della didattica a distanza". La ripresa delle attività didattiche in presenza è stata rinviata a lunedì 11 gennaio, limitando per il momento l’accesso negli istituti al 50% degli alunni. Tutto è pronto ed era pronto anche per il 7 gennaio, con le 12 prefetture della Lombardia che hanno messo a punto il piano per la ripartenza con orari scaglionati (a Milano questo include l’apertura dei negozi non alimentari alle 10:15) e un potenziamento dei mezzi di trasporto. Ma con la decisione di riaprire le scuole in presenza dall’11, tutto è stato rimandato a lunedì, fra lo scontento generale.

Una decisione accolta da polemiche e accuse al Governo e alla Regione. La "pessima gestione del Trasporto pubblico locale, saldamente in mano alle regioni dal 1977" è la causa della chiusura delle scuole "almeno fino all’11 gennaio", attacca Dario Balotta, presidente dell’Osservatorio sui trasporti e sulle privatizzazioni (Onlit). Massimo Bonini, segretario generale della Cgil di Milano, spiega che "le difficoltà ci sono, ma bisognava riportare i ragazzi a scuola: di criticità pratiche e tecnico-sindacali ce ne sono a manciate ma ad un certo punto, nella vita, bisogna scegliere la priorità senza nascondersi dietro sterili elencazioni di problemi". Tobia Sertori, segretario generale Flc-Cgil Lombardia, punta il dito su errori e disorganizzazione: "Le scuole secondarie superiori sono in Dad perché non si è risolto il problema del trasporto pubblico per portare in sicurezza a scuola gli studenti; il problema non è la presenza degli studenti a scuola, ciò che non si è risolto è come garantire sicurezza e salute, evitando gli assembramenti, prima e dopo le lezioni". Intanto le scuole si riorganizzano, e portano avanti iniziative innovative rivolte agli studenti. Fra queste il “Progetto comunità affettiva ed inclusiva“ della scuola superiore Freud, per superare il trauma della pandemia.