MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Rigenerazione urbana. La Giunta volta pagina. Addio discrezionalità. Ora regole più rigide

Approvate le linee di indirizzo in attesa del Pgt

A sinistra, l’assessore comunale alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi

A sinistra, l’assessore comunale alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi

Archiviata la fase della difesa a spada tratta di dirigenti e funzionali comunali dell’urbanistica. Accantonata l’attesa per un decreto Salva Milano. La Giunta comunale, dopo le inchieste della Procura sugli atti edilizi con cui l’amministrazione ha autorizzato ristrutturazioni diventate nuove costruzioni, volta definitivamente pagina. L’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Sala ieri ha approvato le nuove linee di indirizzo per lo sviluppo delle attività amministrative in materia urbanistica ed edilizia. In una nota del Comune, infatti, si legge che per garantire la prosecuzione coordinata e uniforme dell’attività istruttoria degli interventi, in attesa dell’adozione della variante generale al Piano di governo del territorio che disciplinerà la materia e che si trova in fase di elaborazione, la Giunta ha definito meglio le condizioni per l’utilizzo delle varie modalità operative.

Meno discrezionalità, più regole rigide. La delibera di Giunta ha stabilito il ricorso al Piano attuativo per gli interventi che prevedono il superamento dei 25 metri di altezza o una densità fondiaria superiore ai 3 mc/mq, e comunque nei casi di discostamento dalle norme morfologiche del Pgt. Qualora la superficie territoriale sia superiore ai 20mila mq, dovrà essere reperita una dotazione in aree pari ad almeno il 50% della stessa.

Nel caso in cui gli stessi interventi siano in attuazione delle norme morfologiche dei Nuclei di antica formazione o dei Tessuti urbani compatti a cortina (parti della città con caratteri di omogeneità ed uniformità), si potrà comunque procedere con Permesso di costruire convenzionato. Negli altri casi si potrà intervenire con titolo diretto. Tuttavia, se previsto un cambio di destinazione d’uso urbanisticamente rilevante, l’Amministrazione dovrà valutare la modalità più idonea per il conferimento delle dotazioni territoriali dovute (misure di compensazione, come servizi, infrastrutture, attrezzature) e se debbano essere reperite mediante cessione, asservimento di aree o loro monetizzazione. Per facilitare l’operatività degli uffici, l’amministrazione ne sta anche valutando una riorganizzazione in modo da rafforzare le aree che istruiscono e gestiscono gli iter procedurali dei Piani attuativi.

Sala, intanto, commenta le dimissioni di massa dalla Commissione comunale Paesaggio: "È stato quasi un atto dovuto, ma ringrazio i componenti dell’organismo per avere rimesso nelle mie mani il loro incarico. Ai milanesi, però, va detto che non è così facile trovare persone di qualità che accettino di non venire retribuite e di non poter lavorare su altre cose a Milano. Non abbiamo la fila. Ma ora bisogna cambiare passo".