Milano – Paolo Romano, consigliere regionale lombardo del Partito Democratico, salperà con la Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria internazionale diretta verso la Striscia di Gaza per tentare di rompere l’assedio israeliano che impedisce l’arrivo degli aiuti alla popolazione palestinese.
La decisione di unirsi alla Flotilla è stata annunciata attraverso un video su Instagram: “Di fronte ad un genocidio, di fronte all’umanità che volta la testa, di fronte alla sofferenza infinita di civili, bambini, di fronte a chi uccide anche la stampa, i cronisti, i medici, i governi occidentali stanno zitti o fanno poco e nulla. E allora ci mettiamo i corpi”, ha scritto Romano.
Romano, nato a Roma nel 1996 ma milanese d’adozione, è laureato in Economia e Scienze Sociali alla Bocconi. Eletto consigliere regionale nelle elezioni del 12 e 13 febbraio 2023 nella circoscrizione provinciale di Milano con 9.266 preferenze, il giovane esponente del Partito democratico ha iniziato il suo percorso politico nel 2016 come consigliere del Municipio 8 di Milano, diventando successivamente assessore ad Urbanistica, Mobilità e Centri territoriali dal 2020 al 2023.
In un video pubblicato online, Romano ha spiegato le motivazioni della sua partecipazione: "È una scelta che ho preso da un po’ e che vi racconto solo oggi. Una scelta che si basa sulle pieghe della storia, perché non possiamo dirci umani, non possiamo stare nelle istituzioni se rimaniamo a guardare e di fronte alle istituzioni dell’Occidente che non stanno facendo praticamente niente di veramente serio per fermare il genocidio nella Striscia di Gaza, di fronte a un governo italiano che dice parole, balbetta e non prende una posizione. Noi potevamo mettere questo, potevamo mettere i nostri corpi, potevamo metterci in mare”.

La Global Sumud Flotilla rappresenta “la più grande operazione umanitaria per provare a rompere l’assedio che impedisce agli aiuti umanitari di arrivare a Gaza”, spiega Romano. “E io lo farò con un libro di Stefano Benni, che ci ha lasciato qualche giorno fa. Un libro che mi ha cambiato la vita e che a un certo punto diceva: ‘arriverà il momento in cui volteremo le spalle al mondo perché l’orrore sarà troppo grande’. Facciamo vedere a tutti e tutte che non voltiamo le spalle”.
Il consigliere ha dichiarato di portare con sé “la voce delle centinaia di migliaia di militanti del Partito democratico e dei Giovani democratici che ci chiedono a gran voce di fare tutto il possibile per fermare il massacro”.
La missione ha subito gravi contrattempi negli ultimi giorni. Una prima barca della Flotilla era stata colpita nella notte tra lunedì e martedì, mentre era ancorata al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said. Un secondo attacco con drone ha colpito una delle imbarcazioni per la seconda volta in 48 ore. L’imbarcazione Alma, che batte bandiera britannica, è stata presa di mira nelle acque tunisine.
Gli organizzatori hanno definito gli episodi “attacchi deliberati”, pur confermando che tutti i passeggeri e l’equipaggio sono rimasti incolumi. Nonostante gli attacchi, la delegazione tunisina della Global Sumud Flotilla ha annunciato la partenza delle imbarcazioni dal porto di Sidi Bou Said.