
Rilievi nell'appartamento di cia Fogagnolo
Milano, 25 luglio 2025 – Più di venti coltellate per uccidere il sessantenne italo-turco, il cui cadavere è stato trovato carbonizzato nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 luglio 2025 nel monolocale al piano terra di via Fogagnolo 130 a Sesto San Giovanni.
L'autopsia, eseguita all'istituto di medicina legale di piazzale Gorini nella mattinata di venerdì 25 luglio, ha dato atto della raffica di colpi inferti dall'assassino attorno alle 2.
L'omicidio in due tempi
Stando a quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile, il sessantenne, a cui un amico ventenne aveva dato in uso l'appartamento a due passi dal centro storico di Sesto, avrebbe aperto la porta al suo assassino, con il quale aveva probabilmente un incontro programmato. Poi la lite e le urla di aiuto sentite da alcuni testimonianze. Dopo l'assassinio, il killer sarebbe uscito dallo stabile, per poi rientrare dopo circa un'ora e dare fuoco al corpo.
Sul letto
I primi accertamenti della polizia e i sopralluoghi di Scientifica e Nucleo investigativo antincendi dicono che il cadavere è stato spostato sul letto e che proprio in quel punto l'assassino avrebbe dato fuoco, usando un accelerante o appiccando l'incendio con un accendino.
Chi era la vittima
L'italo-turco, non ancora identificato con certezza, era arrivato in Italia a metà anni Novanta e aveva il domicilio ufficiale in un residence di Milano. Non aveva una fonte di sostentamento stabile e in passato aveva beneficiato del reddito di cittadinanza e di altri sussidi economici. Lo scorso weekend, l'inquilino del monolocale, rientrato a casa per trascorrere due mesi di vacanza al Sud, ha ceduto la casa in uso al sessantenne. Che lì ha incontrato il suo assassino.