REDAZIONE MILANO

Al Welcome Center 950 migranti al mese in cerca di sostegno

Il bilancio semestrale del Centro di via Sammartini

Il bilancio semestrale del Centro di via Sammartini

Il bilancio semestrale del Centro di via Sammartini

Nel primo semestre 2025 il Milano Welcome Center di via Sammartini, inaugurato lo scorso novembre, ha registrato una media di accessi fisici di circa 950 persone al mese (tra persone che arrivano spontaneamente al centro, senza appuntamento, e persone già in carico al centro e che arrivano con appuntamento fissato). A volte gli utenti ritornano per ulteriori approfondimenti (ma sono già noti e registrati nei gestionali di riferimento), a volte sono persone nuove e intercettate per la prima volta dal centro. I nuovi beneficiari unici per i quali è stata aperta una scheda di accoglienza nel primo semestre 2025, sono 2.538.

Non è finita. L’assessorato comunale al Welfare fa sapere che le prime tre nazionalità (nell’ambito dell’offerta dei servizi rivolti alla cittadinanza) risultano Egitto, Perù e Bangladesh. Mediamente gli utenti sono maschi (62%) con una età che si inserisce prevalentemente nella fascia tra i 25 e i 44 anni. Il canale di accesso più utilizzato è l’accesso fisico spontaneo, seguito dalla mail del centro (Milano Welcome Center MilanoWelcomeCenter@comune.milano.it). Attualmente il Ricongiungimento Familiare e l’orientamento per l’Apprendimento della lingua italiana (seguito dalla Consulenza Giuridica) risultano i servizi più richiesti.

Va ricordato che il Milano Welcome center riunisce due tipi di servizi che prima erano separati: quelli rivolti agli ospiti del SAI, il sistema di seconda accoglienza dei comuni per i titolari di protezione e di asilo e quelli invece rivolti a tutti i cittadini di origine straniera, indipendentemente dal fatto che siano accolti nel SAI. L’assessore comunale al Welfare Lamberto Bertolé, intanto, sottolinea che "questi numeri testimoniano l’utilità di uno spazio come il Welcome Center in una città che ha sempre attratto persone da fuori. La chiave per la loro inclusione sta in percorsi di integrazione di qualità e il compito dell’istituzione è affrontare i fenomeni in modo pragmatico e costruendo risposte concrete e servizi accessibili. Il centro di via Sammartini va proprio in questa direzione e i dati dimostrano il successo del modello di governance condivisa con tutti gli attori della città che ogni giorno si occupano dei migranti e delle persone neoarrivate".

M.Min.