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Morto Ernesto Pellegrini, presidente dell’Inter dei record. Il ricordo “Grande imprenditore, sportivo e benefattore”

L’imprenditore aveva 84 anni. Se n’è andato nel giorno in cui la sua squadra del cuore disputa la finale di Champions League contro il Paris Saint Germain. Era impegnato anche nel sociale

Ernesto Pellegrini, primo da sinistra, con l'allora sindaco di Milano Paolo Pillitteri alla festa scudetto dell'Inter nel 1989

Ernesto Pellegrini, primo da sinistra, con l'allora sindaco di Milano Paolo Pillitteri alla festa scudetto dell'Inter nel 1989

Milano, 31 maggio 2025 – Stasera la “sua” Inter giocherà la finale di Champions League, sognando di mettere in bacheca la quarta coppa dalle grandi orecchie. Lui, però, il presidente dello scudetto dell’Inter dei record, non potrà assistere alla partita di Monaco di Baviera contro il Paris Saint Germain. E neppure chiederne il risultato.

Se n’è andato Ernesto Pellegrini, alla guida del club nerazzurro dal 1984 al 1995. Aveva 84 anni. Sotto la sua presidenza l’Inter conquistò il tredicesimo scudetto, nel 1989, con il record di punti – 58 – nel periodo in cui per la vittoria ne venivano assegnati due.

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Nel palmarés personale di Pellegrini ci sono anche due coppe Uefa (il nome che aveva allora l’Europa League), alzate nel 1991, in una finale tutta italiana contro la Roma, e nel 1994. Fu lui a portare in nerazzurro campioni come i tedeschi Karl-Heinz Rumenigge, Lothar Matthäus e il compianto Andy Brehme.

Ernesto Pellegrini, primo da sinistra, con l'allora sindaco di Milano Paolo Pillitteri alla festa scudetto dell'Inter nel 1989
Ernesto Pellegrini, primo da sinistra, con l'allora sindaco di Milano Paolo Pillitteri alla festa scudetto dell'Inter nel 1989

Imprenditore nel settore dei servizi, era presidente e amministratore delegato di Pellegrini Spa (la figlia Valentina è l'attuale vicepresidente), una società che attualmente offre servizi di ristorazione collettiva e commerciale, welfare aziendale, distribuzione automatica, pulizia e sanificazione ambientale, vendita di carni fresche e di derrate alimentari.

Era anche impegnato nel sociale. Nel 2013 aveva ideato una Fondazione attiva nel sostegno agli indigenti, in particolare nella fornitura di pasti. Al centro dell’attività di beneficenza c’è il ristorante Ruben, con sede in via Gonin, al quartiere Giambellino. Qui i commensali possono pranzare al prezzo convenzionato di un euro.

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Il messaggio dell’Inter: “Un’impronta indelebile”

“Ci ha lasciato il Presidente Ernesto Pellegrini - si legge sul sito dell’Inter, che stasera scenderà in campo con il lutto al braccio -. Per undici anni ha guidato l'Inter con saggezza, onore e determinazione, lasciando una impronta indelebile nella storia del nostro Club”. La società ricorda poi la passione per l'Inter nata quando Pellegrini era adolescente, con la prima volta a San Siro nel 1954, a 14 anni: “Ero innamorato dei colori nerazzurri - disse -, orgoglioso. E sognavo: un giorno...”. Figlio di contadini, nel 1965 si mise in proprio avviando un'attività imprenditoriale che oggi dà lavoro a migliaia di persone. “Nel 1984, quando ne ebbe l'opportunità - ricorda ancora la società - realizzò il sogno che cullava da quando era bambino”. Rilevò la società da Fraizzoli, con una stretta di mano, diventando il diciassettesimo presidente della storia nerazzurra, per 11 anni, fino al 1995 quando passò il testimone a Massimo Moratti. 

L'Inter su X ricorda Ernesto Pellegrini
L'Inter su X ricorda Ernesto Pellegrini

La Figc: “Gentiluomo che non verrà dimenticato”

La Figc e il presidente Gabriele Gravina si sono “uniti al cordoglio dell'Inter e della famiglia di Ernesto Pellegrini”. “Un imprenditore, un dirigente, un gentiluomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano”, le parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina, appresa la notizia della scomparsa ell'ex numero uno dell'Inter. “Il suo contributo di passione genuina e di rispetto profondo non verrà dimenticato", ha concluso.

Il mondo dello sport

“Ernesto Pellegrini, un rivale in tante sfide, sempre appassionato e leale. Sincere condoglianze a tutta la famiglia Pellegrini e a tutti gli sportivi nerazzurri". Così il Milan, sui social, dopo la scomparsa dell'ex presidente dei ‘cugini’.

E, a poche ore dalla finale di Champions League che lo vedrà sfidare l'Inter a Monaco di Baviera, il Psg con un post sui social ha resoomaggio alla memoria dell'ex presidente Ernesto Pellegrini e invia le sue più sincere condoglianze alla sua famiglia, ai suoi cari e all'Inter".

Poi, Walter Zenga, portiere dell'Inter dei record: “Quando perdi una persona cara l'unica cosa che possiamo fare è continuare a vivere anche per Lei che non può più farlo. RIP Presidente”. E l’ex calciatore Aldo Serena: “Proprio il giorno di un evento speciale della tua Inter Ernesto te ne sei voluto andare. Gli hai voluto tanto bene”.

Ma anche Karl-Heinz Rummenigge, attuale membro del consiglio direttivo del Bayern Monaco: “Quando mi sono svegliato e ho ricevuto questo messaggio mi è dispiaciuto molto, sono triste e addolorato. E' stata una persona eccezionale, per me come un secondo padre. Quando ho smesso di giocare è nata anche una bella amicizia tra di noi. Spero che la giornata di oggi per l'Inter finisca meglio di come è cominciata”. “Grazie a lui sono stato benissimo in Italia - ha aggiunto Rummenigge -. Volevo fargli visita qualche settimana fa, ma la famiglia mi ha detto che stava male”. 

Il governatore Fontana e il sindaco Sala

Non solo l’Inter e la Ficg. Appena si è diffusa la notizia, sono stati numerosi i messaggi di cordoglio e ricordo apparsi sui social network. “Regione Lombardia esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari di Ernesto Pellegrini”, ha fatto sapere il governatore Attilio Fontana, a nome dell’intera Giunta, ricordando Pellegrini come “un imprenditore lombardo capace e di successo, con l’Inter nel cuore”. “Il presidente dei nerazzurri - ha aggiunto Fontana - di Trapattoni, Rummenigge, Matthäus, Klinsmann e Brehme, mai sopra le righe, ci lascia in un giorno speciale per la sua amata Inter”. “Milano ricorderà sempre con affetto Ernesto Pellegrini, imprenditore attento al sociale e presidente dell'Inter dei record di Trapattoni. Un abbraccio alla sua famiglia”, ha scritto sui social il sindaco Giuseppe Sala. 

“Una brutta notizia. Ci lascia un grande imprenditore e grande uomo di sport. Una preghiera”, ha scritto su X il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Seguito dal presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Ci ha lasciato Ernesto Pellegrini, uomo di visione e profonda umanità, figura centrale nella storia dell'Inter. Alla guida del Club per oltre un decennio, ha saputo coniugare passione, stile e rispetto, lasciando un'impronta indelebile nella memoria nerazzurra e non solo. Alla moglie Ivana, alla figlia Valentina e a tutta la famiglia Pellegrini giungano sincere e affettuose condoglianze. Ciao Presidente”. Il senatore leghista Claudio Borghi ha parlato di "un grande uomo, un grande milanese, un esempio di imprenditore illuminato e attento alla solidarietà. Ha fatto più lui in silenzio per i poveri di Milano che tutti quelli davanti alle telecamere”.

Il mondo dell’imprenditoria

“Ci addolora profondamente la scomparsa di Ernesto Pellegrini, grande imprenditore, sportivo e benefattore. Milano perde una figura di primo piano che ha contribuito realmente a farla crescere a livello economico, culturale e sociale. A nome di tutto il mondo delle imprese ci stringiamo con affetto alla sua famiglia nella consapevolezza che la sua figura e la sua opera resteranno nel cuore di tutti i milanesi", ha detto in una nota il presidente della Camera di commercio e di Confcommercio Milano Carlo Sangalli.

Un pensiero anche dal Gruppo Pellegrini, dove l’imprenditore 84enne era presidente e amministratore delegato: “Lo ricorderemo come un uomo di fede, un filantropo generoso e illuminato, un imprenditore dai saldi principi etici e morali e straordinariamente capace. Il suo esempio, la sua visione e i suoi valori continueranno a guidarci per sempre”. E da una delle dipendenti, Sonia, che su Facebook ha scritto: “Parte del mio cuore oggi svanisce.... Ho avuto il grande onore e privilegio di lavorare con un uomo straordinario, Ernesto Pellegrini ha creato una grande Famiglia. Non piango un presidente...un uomo che ci ha insegnato tutto. Sempre e per sempre nei nostri cuori”.