
Aperta la chiusa della roggia Bescapera, la ruota del Molino Vecchio torna a girare
Aperta la chiusa della roggia Bescapera, torna a girare, dopo decenni e dopo il restauro, l’antica ruota del Molino Vecchio, monumento icona e orgoglio della città. Prove tecniche di rimessa in funzione sotto gli occhi degli amministratori comunali, la sindaca Ilaria Scaccabarozzi e l’assessore Matteo Bolchini, e con il pensiero a Nadia Ornago, l’assessora ai Lavori pubblici scomparsa in gennaio dopo una fulminante malattia: "Al restauro del Molino e della ruota aveva dedicato tantissime energie, e amava profondamente questo luogo. Oggi sarebbe felice, questa giornata la dedichiamo a lei".
Il restauro della ruota, realizzato dall’impresa specializzata Pedretti Sas di Bienno su progetto cui ha partecipato l’Associazione nazionale Amici dei Mulini storici, si era concluso da qualche mese. "Per ripristinare - così una nota del Comune - si è dovuto attendere che il Martesana raggiungesse la portata d’acqua necessaria alla messa in funzione meccanica". Il restauro e ripristino della ruota è stata la fase conclusiva, la ciliegina sulla torta di una lunga stagione di messa in sicurezza e restauro dell’antico complesso del Molino. A ridare vigore alla ruota 72 nuove pale in acciaio corten. Ripristino funzionale ed estetico per un mulino che, lo dicono i documenti, macinava grano e cereali molto prima della scoperta dell’America.
È un documento d’archivio ad attestare infatti che "il mulino di Gorgonzola", nel 1490 di proprietà della Camera ducale, nel 1491 passava di mano divenendo proprietà di Gualtiero Bascapè, Cancelliere e Giudice dei Dazi di Ludovico il Moro. "È dunque - così dalle pagine del Fai - uno dei più antichi mulini ancora esistenti del naviglio della Martesana". Una lunga storia: i secoli di "onesto lavoro" di macina di cereali e torchiatura di semi oleosi, l’attività sino alle fine delle guerre, poi gli anni dell’abbandono. L’edificio è proprietà comunale dal 2005, e dal 2009 vincolato. Fra i grandi promotori del suo restauro l’associazione culturale gorgonzolese Concordiola: "Un monumento che merita ora un futuro - così la referente dell’associazione Cristina Ricci - e che è amato oltre quel che si può pensare". Proprio nei giorni scorsi sono stati premiati alcuni studenti dell’istituto Marconi, "nell’ambito di un concorso promosso da Kopron hanno realizzato ricerche e lavori, e fra questi ben tre dedicati al Molino Vecchio".