REDAZIONE MILANO

Fabrizio Corona accusato di bancarotta: show in tribunale contro pm e avvocato

Ennesimo processo a Milano contro l’ex re dei paparazzi, accusato di aver fittiziamente intestato la propria abitazione per distrarla dal patrimonio della società la Fenice

Fabrizio Corona arriva in tribunale, Milano 30 Novembre 2023 ANSA/MATTEO CORNER

Fabrizio Corona arriva in tribunale, Milano 30 Novembre 2023 ANSA/MATTEO CORNER

Milano, 12 giugno 2025 – Altro show difensivo di Fabrizio Corona in Tribunale a Milano, dove l'ex agente fotografico, che ha già scontato tutte le pene definitive e che negli ultimi processi ha portato a casa anche assoluzioni, rischia un'altra condanna pesante per bancarotta.

"Vuole chiedere una condanna magari a 5 anni, perché ho pagato 5 milioni di tasse, di cui tre di interessi?”, ha detto l'ex re dei paparazzi rivolto al pm in un passaggio del suo esame in aula, prima di attaccare pesantemente anche l'avvocato Gabriele Minniti, nel processo legale di parte civile per un creditore, ma in generale noto anche come legale di Fedez, con cui Corona negli ultimi mesi ha avuto numerosi contrasti pure via social.

L'accusa di bancarotta, portata a processo dal pm Luigi Luzi davanti ai giudici della seconda penale, riguarda un'ex società di Corona, la Fenice, e, in particolare, la sua vecchia casa di via De Cristoforis, zona della movida milanese, a due passi da corso Como. Per gli inquirenti l'abitazione sarebbe stata intestata “fittiziamente” dall'ex agente fotografico ad un collaboratore e così distratta dal patrimonio della società.”Noi non abbiamo debiti con nessuno, non abbiamo mai rubato niente a nessuno, anzi avevamo crediti che non ci sono stati pagati”, è stata la difesa a tutto tondo di Corona, assistito dai legali Ivano Chiesa e Cristina Morrone.

Momenti di tensione in aula ci sono stati quando a fare le domande è stato l'avvocato Minniti, a cui in pratica Corona non ha voluto rispondere, se non a tratti dicendo, tra le altre cose, frasi come “sì mia mamma fa la prestanome, come quella di Fedez”. E al legale, ad esame concluso, ha rivolto espressioni come “vergognati, vi distruggiamo”. Avvocato che non ha raccolto le provocazioni e che, al presidente del collegio Nicola Clivio che gli chiedeva se volesse far mettere qualcosa a verbale, ha risposto che non c'era necessità.