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Graffiti antisemiti davanti allo studio di Ruggero Gabbai, il regista della Shoah che ha girato il film su Liliana Segre

Il famoso documentarista ha denunciato simboli intimidatori apparsi sull’asfalto. Il messaggio: “Continueremo a lavorare per cercare il dialogo e l’approfondimento dei temi storici e politici, senza arretrare di un centimetro”

Il regista e fotografo Ruggero Gabbai e i graffiti impressi sotto la sede del suo studio (Facebook)

Il regista e fotografo Ruggero Gabbai e i graffiti impressi sotto la sede del suo studio (Facebook)

Milano – Il regista Ruggero Gabbai, noto per i suoi documentari sulla Shoah e sui temi della memoria storica, ha denunciato alla stazione dei carabinieri di Porta Genova la comparsa venerdì mattina di graffiti intimidatori davanti alle finestre del suo studio in zona Washington. I simboli, spruzzati sull’asfalto, mostravano una svastica nazista equiparata a una stella di David, in un messaggio chiaramente rivolto contro il suo lavoro cinematografico.

Gabbai, 62 anni, è considerato uno dei principali documentaristi italiani specializzato in tematiche storiche. Fondatore nel 1996 della casa di produzione indipendente Forma International, si è specializzato in documentari legati a tematiche storiche, con particolare attenzione alle testimonianze di memoria sulla Shoah, sulla mafia e sulle realtà marginali della società contemporanea.

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Il post pubblicato su Facebook

Nel post Facebook con cui ha reso nota la denuncia, Gabbai ha scritto che “sicuramente qualcuno che conosce la nostra attività cinematografica e la nostra filmografia basata sul dramma della Shoah, la mafia, il rispetto dei diritti, della legalità e delle minoranze ha voluto mandare un messaggio chiaro nella sua violenza e volgarità”.

Il regista ha concluso annunciando che continuerà “a lavorare per cercare il dialogo e l’approfondimento dei temi storici e politici, senza arretrare di un centimetro”. L’episodio si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per il riemergere di simboli e messaggi antisemiti. Sotto al post, Gabbai ha ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà e di condanna contro il gesto vandalico e intimidatorio.

Il lavoro sulla memoria

Tra i suoi lavori più significativi spicca “Memoria” del 1997, realizzato insieme al CDEC – Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – e agli storici Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto, in cui 93 ebrei italiani sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz ripercorrono i tragici eventi dalla promulgazione delle leggi razziali del 1938.

Recentemente il regista ha portato al cinema “Liliana”, film prodotto da Forma International in collaborazione con Rai Cinema che ritrae la vita della senatrice a vita Liliana Segre (e che scatenò non pochi episodi di antisemitismo). Nel 2023 aveva presentato “Il respiro di Shlomo”, documentario che ripercorre la storia di Shlomo Venezia, da Salonicco all’inferno di Auschwitz-Birkenau, prodotto dalla Fondazione Museo della Shoah.