
L'operazione è stata messa a segno dalla Polizia locale
Milano, 3 maggio 2025 – Il display del cellulare continua a illuminarsi: c’è un messaggio Telegram sul telefono di Cesar Giordan U.Q. Sono le 21.56 di mercoledì, siamo negli uffici di via Custodi. Trentuno minuti prima, i ghisa del Radiomobile, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, hanno intimato l’alt a una Peugeot 308 all’incrocio tra viale Legioni Romane e piazzale Bande Nere: il trentaduenne peruviano consegna patente e carta di circolazione.
Poi i vigili gli chiedono di aprire il baule per controllare le dotazioni a bordo: sul pianale c’è una borsa di pelle marrone, l’odore è fortissimo. In effetti, l’olfatto non mente: dentro ci sono 43 bustine di cellophane con infiorescenze essiccate di cannabis per un peso lordo di 257 grammi, 20 sacchetti di plastica con 120 grammi della stessa sostanza e 47 bustine con 296 grammi di resina di cannabis. Totale: 673 grammi. Addosso, Q.U. ha 172,60 euro in banconote e monte di vari tagli, da sommare ai 285 euro ritrovati in un portafogli (che nasconde pure 1,57 grammi di cocaina). Scatta l’arresto in flagranza, e il trentaduenne finisce in caserma.
Lo smartphone
Lo smartphone sequestrato attira l’attenzione degli investigatori: c’è un sms non letto di poche parole, quasi in codice: “I’m ready (Sono pronto, ndr)”, esordisce il presunto cliente, registrato come “avvocato”. Poi l’orario di un presumibile appuntamento (“ore 21.30”), un indirizzo a due passi dalla Bocconi e il quantitativo (“tot 65 5g”) di marijuana “Berry”, varietà caratterizzata da valori elevati di principio attivo (thc). Infine, le indicazioni per farsi riconoscere dal venditore: “Ho una giacca bianca con le maniche rosse”. La perquisizione prosegue a casa del sudamericano, a Carate Brianza: lì i ghisa trovano altri 544,9 grammi di marijuana e 1.950 euro. Nel corso dello stesso servizio, i vigili hanno ritirato sette patenti e sottoposto 212 automobilisti all’alcoltest (quattro gli ubriaci al volante).