Milano, 24 maggio 2025 - Migliaia di tifosi davanti a Casa Milan in via Aldo Rossi, nel piazzale antistante alla sede della società. È il giorno della contestazione della Curva Sud e di tutto il popolo rossonero, dopo una stagione terminata fuori dall’Europa e nella quale la piazza aveva già più volte preso posizione contro il club.

Ritrovo alle ore 17. Primo striscione eloquente: “Milanismo”. Secondo e terzo poco prima dell’inizio della protesta: “Singer, Cardinale, Furlani, Scaroni, Ibra, Moncada: andate tutti via, liberate il Milan da questa agonia”. E ancora: “Che sia prima squadra o Milan Futuro, con voi al comando fallimento sicuro”. La Curva aveva fatto un appello “a tutti i milanisti che hanno a cuore il futuro del nostro Milan”. Tutti davanti alla sede per “contestare in maniera pacifica l'operato della proprietà e di tutta la dirigenza, nessuno escluso. Senza bandiere, stendardi, sciarpe, perché purtroppo non c'è nulla da festeggiare”

Cori per Maldini, nel ricordo dello scudetto e della qualificazione alla Champions ritrovata. “I principali colpevoli di questo scempio sono qui al quarto piano - il discorso del leader della Curva in sintesi - Singer ha via via trascurato il piano sportivo, Cardinale si è convinto di amministrarci come una qualsiasi azienda (bordata di fischi contro Cardinale e cori contro Furlani, ndr). Furlani inadeguato”. Poi cori per Silvio Berlusconi: “Un presidente, c’è solo un presidente”. Nel mirino anche Ibrahimovic dirigente e Moncada. “Via dal nostro Milan, il Milan siamo noi” il messaggio forte e chiaro. La protesta proseguirà: “Da Casa Milan tutti insieme in corteo verso lo stadio, cantando per le vie della nostra città con passione, orgoglio e milanismo, tutto ciò che manca in ogni ruolo chiave di questa società”.

Milan-Monza però, ultima giornata di campionato in programma questa sera alle 20.45 a San Siro, per molti durerà poco: “Allo stadio entreremo per il primo quarto d'ora, facendo sentire anche dentro San Siro le nostre ragioni, per poi abbandonarli lasciandoli soli con i loro turisti, i loro clienti, la loro vergogna. Per lanciare un messaggio chiaro ed inequivocabile da parte di tutto il popolo rossonero”.