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Anche la Statale di Milano espone il lenzuolo bianco per Gaza: “Non possiamo restare indifferenti”

La nota: “Come grande ateneo pubblico, luogo di libera cultura e scienza, sentiamo di non poter più restare indifferenti di fronte all’escalation della tragedia immane che si sta consumando in Palestina”. Adesione di Palazzo Marino, la rabbia della Brigata Ebraica

Lo striscione di solidarietà per Gaza esposto sulla Statale di Milano

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Milano – Anche l’Università Statale di Milano scende in campo per Gaza. L’ateneo ha deciso di aderire alla campagna nazionale “24 maggio – 50.000 sudari per Gaza” (in riferimento al numero delle vittime), esponendo sulla facciata della sede principale un lenzuolo bianco come simbolo di protesta contro l’escalation del conflitto in Palestina.

“Come grande ateneo pubblico, luogo di libera cultura e scienza, sentiamo di non poter più restare indifferenti di fronte all’escalation della tragedia immane che si sta consumando in Palestina”, recita la nota ufficiale dell’università. Il gesto vuole essere un appello per il cessate il fuoco immediato e per una pace duratura tra tutti i popoli coinvolti nel conflitto.

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Cinquantamila sudari per Gaza: anche il Comune di Milano aderisce alla mobilitazione del 24 maggio

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L’iniziativa, promossa da studiosi e personalità della società civile, punta ad accendere i riflettori sulla drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Secondo i dati del ministero della Salute palestinese, almeno 29 bambini e anziani sono morti per “decessi legati alla fame” negli ultimi giorni.

La situazione si è aggravata dopo la decisione del governo israeliano di bloccare l’ingresso di tutti gli aiuti umanitari nel territorio palestinese. Da 80 giorni non entrano generi alimentari, medicinali e beni di prima necessità nella Striscia, aggravando una crisi già drammatica.

Palazzo Marino

Anche il Comune di Milano ha deciso di aderire alla mobilitazione. Domani Palazzo Marino esporrà per l’intera giornata un lenzuolo bianco sulla propria facciata, “con l’obiettivo di stimolare la riflessione e la partecipazione della cittadinanza rispetto al dramma umanitario in corso”.

L’iniziativa milanese si inserisce in un movimento più ampio che coinvolge università, istituzioni e cittadini in tutta Italia. L’obiettivo è raccogliere 50.000 lenzuoli bianchi per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare pressione per la fine dei bombardamenti e la riapertura dei corridoi umanitari verso Gaza.

L’irritazione

E proprio l’adesione dell’Amministrazione comunale alla campagna non è andata giù all’associazione che fa vivere la memoria della Brigata Ebraica, la formazione attiva nella lotta partigiana con la stella di David nel simbolo. "Con questa iniziativa dei '50mila sudari per Gaza' registro che Sala non vuole più essere il sindaco di tutti, ma solo di una parte della città".

Lo spiega in una nota il direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano Davide Romano, commentando l'adesione del Comune alla campagna per chiedere lo stop dei bombardamenti nella Striscia. "Il Palazzo del Comune non era disponibile per essere illuminato e ricordare i due bimbi israeliani rapiti e uccisi da Hamas, e ora che lo chiede qualcun altro... - aggiunge -, voilà le regole si cambiano. Come diceva Giolitti: 'Per gli amici i regolamenti si interpretano, per i nemici si applicano'".