IVAN ALBARELLI
Editoriale e Commento

Il denaro non darà la felicità, ma 35 milioni...

Cosa farà con la cifra astronomica l’anonimo superfortunato di Desenzano?

Cosa ci si può regalare con 35 milioni e 400mila euro? La cifra (al netto del 20% che lo Stato, che con una mano dà e l'altra toglie, si trattiene in tasse) vinta dall’anonimo super fortunato che giovedì ha sbancato il montepremi del Superenalotto è così stellare da sfuggire alle nostre umane, e limitate, capacità di darle un corrispettivo in oggetti, cose... Come li investirà, dunque? Comprandosi una villa da favola sul lago di Como? Oppure un attico a Manhattan o al Burj Khalifa di Dubai, il grattacielo più alto del mondo? Un mega appartamento a Parigi con vista su Notre Dame? Si farà 10 volte il giro del mondo con familiari, parenti e amici, o si comprerà un elicottero e 10 Ferrari? O li utilizzerà, oltre che per togliersi qualche sfizio da milionario, per qualche nobile causa, magari per rilevare un'azienda in crisi a rischio di chiusura?

L'economista americano Richard Easterlin, nel 1974, aveva coniato il Paradosso di Easterlin secondo cui c'è una correlazione positiva fra reddito e felicità; tale correlazione secondo Easterlin è però molto debole e vale fino a certi livelli di reddito. Superati i quali perde di significato. In parole povere, il Paradosso insegnerebbe che la felicità non è strettamente legata al reddito. E qui già si sentono le grasse risate del fortunato vincitore di Desenzano. "Vi faccio vedere io che correlazione c'è fra la felicità e 35 milioni e 400mila euro...". Non ne conosciamo il nome, ma una cosa da oggi possiamo dirla: nelle facoltà di Economia si studierà una nuova legge a lui dedicata e in contraddittorio col Paradosso di Easterlin, il Teorema di Desenzano.