DANIELE DE SALVO
Cronaca

Terrorismo, arrestato a Lecco Mohamed l’insospettabile: gentile, ben integrato e poco interessato alla religione

Lo stupore dei vicini dopo l’operazione che ha portato in carcere il 20enne di origine egiziana. Ma in casa aveva manuali per costruire bombe artigianali e seguiva corsi online di combattimento e armi da guerra. L’ipotesi invesrtigativa di un “lupo solitario”

Terrorismo, arrestato a Lecco Mohamed l’insospettabile: gentile, ben integrato e poco interessato alla religione

Montevecchia (Lecco), 24 maggio 2025 - “Mohamed un terrorista? Non scherziamo”. I vicini di casa e chi lo conosce bene non ci credono che Mohamed sia un terrorista, tanto meno che stesse progettando possibili attentati. Lo descrivono come un ragazzo gentile, ben integrato, simpatico, almeno all'apparenza poco interessato alla religione e alla fede.

B-A
L'arresto di Mohamed Ghonim

Eppure. A casa di Mohamed Ghonim, studente egiziano di 20 anni di Montevecchia, gli investigatori dell'Antiterrorismo della Digos di Milano e i poliziotti della questura di Lecco hanno trovato parecchio materiale compromettente: manuali per costruire bombe sporche e ordigni artigianali, video di propaganda degli jihadisti dell'Isis, corsi online di combattimento e armi da guerra. Era inoltre tra i membri più attivi e radicali di un canale Telegram di estremisti islamici attenzionato dagli 007 dell'Agenzia di sicurezza esterna e della Direzione centrale della Polizia di prevenzione per il servizio di contrasto del terrorismo. Sono stati proprio loro a dare il via alle indagini. Mohamed, in base ai primi accertamenti, sarebbe comunque al più un “lupo solitario”, senza legami diretti con altri integralisti.

Mohamed è uno studente universitario di Farmacia a Milano. E' il più grande di tre fratelli. E' arrivato in Italia da adolescente insieme a loro e alla madre per raggiungere il papà, un pizzaiolo. Con la sua famiglia abita in un appartamento modesto al terzo piano di un condominio nella parte bassa del paese. E' lì che mercoledì mattina all'alba è stato arrestato: una retata imponente, con agenti in divisa e altri in borghese, con il mefisto nero calato sul volto per non essere riconosciuti. Mohamed non ha opposto resistenza, né durante la perquisizione, né quando è stato portato via. Sembrava quasi non si rendesse conto di quanto gli stesse capitando. Oppure lo sapeva e ha compreso di essere stato scoperto: lo si saprà nel corso del prosieguo delle indagini.