
Proteste sull’area della Bertarella contro il progetto di costruire dove ora sorge un’area verde
Melegnano (Milano) – Uno stabilimento produttivo, un magazzino e una zona ad uffici, ma anche un museo della patata, 500 nuovi posti di lavoro e la cessione, al Comune, del vapore acqueo prodotto durante le lavorazioni, per alimentare le reti locali del teleriscaldamento. Ma nulla di tutto questo si farà. Dopo almeno 15 anni di annunci, arriva il colpo di spugna sul progetto, sbandierato a più riprese ma di fatto mai decollato, che avrebbe dovuto portare a Melegnano una sede della San Carlo.
L’area di proprietà del colosso degli snack, 214mila metri quadrati in via Carpiano, nella zona industriale della città, a ridosso dell’A1 e dell’Alta velocità, è stata venduta al gruppo Vitali e potrebbe ospitare, un domani, un data center.
ll terzo di Melegnano, dopo quello in fase di costruzione da parte di Vantage e una seconda struttura per la gestione dei dati informatici che la stessa Vantage sarebbe intenzionata a realizzare, sempre nella cittadina del Sud Milano. A confermare la cessione dell’area, col possibile arrivo di un centro per l’archiviazione dei flussi digitali («sono in corso dei contatti fra la proprietà e una multinazionale del settore, ma per ora nulla è formalizzato»), è stato il sindaco Vito Bellomo durante l’ultimo consiglio comunale. Una seduta nella quale si è discusso di urbanistica e Piano di governo del territorio.
Messa di requiem, dunque, per l’operazione San Carlo, sulla cui realizzazione già i gruppi consiliari di opposizione avevano avanzato forti dubbi. Nonostante una convenzione urbanistica col Comune, il progetto, del quale erano stati diffusi anche i rendering, non si è mai concretizzato. Uno stallo sul quale potrebbero aver pesato le controversie tra gli eredi della San Carlo, in disaccordo per la gestione dell’importante patrimonio dell’azienda. Ora, dopo la lunga impasse, per il terreno di via Carpiano potrebbero aprirsi nuove prospettive.
In attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda, l’ex sindaco Pietro Mezzi, sostenuto da alcuni cittadini, rilancia la diffida già presentata al gruppo San Carlo e valevole anche per la nuova proprietà: «Non si tocchi l’area boschiva presente in una parte del sito». Stilata dall’avvocato Veronica Dini, «la diffida – spiega Mezzi, oggi capogruppo locale di Alleanza Verdi Sinistra – intende mettere in guardia l’attuale amministrazione comunale e la nuova proprietà da qualsiasi intervento difforme dalla legge rispetto a quello che, per dimensioni, è catalogabile come un bosco. E’ infatti dimostrata, attraverso una perizia forestale del settembre 2021, l’esistenza di un’area boschiva che deve essere tutelata».
Negli ultimi anni il terreno dell’ormai ex San Carlo e il vicino comparto della Bertarella, dov’è in costruzione il data center di Vantage, sono stati
teatro di alcuni sit-in da parte di cittadini e ambientalisti, contrari ai progetti che comportano consumo di suolo.