
Trasformazioni industriali nel Sud-Est Milanese, Data center a Melegnano e Peschiera Borromeo, Eni abbandona San Donato
Dall’arrivo di due Data center, rispettivamente a Melegnano e Peschiera Borromeo, fino alla "fuga" da San Donato di alcune società del gruppo Eni, che dopo decenni di permanenza nella città di Mattei si sono trasferite a Milano, o sono in procinto di farlo. È indubbio che il Sud-Est Milanese stia vivendo una fase di grandi trasformazioni dal punto di vista industriale e urbanistico. A Melegnano, mentre l’operazione San Carlo è ancora in stand by, procedono invece, in un terreno di 123mila metri quadrati ricompreso tra via Carpiano e l’A1, i lavori per la costruzione di un Campus data center, un polo per la gestione e l’archiviazione dei flussi informatici. L’operazione è in capo alla multinazionale americana Vantage, che in questa operazione investirà oltre 100 milioni di euro. L’intervento sarà accompagnato da opere di compensazione e adeguamento viabilistico, tra le quali un nuovo collegamento con la provinciale Binasca e la realizzazione di una rotatoria all’incrocio tra via Carpiano e viale Repubblica, al posto dell’attuale semaforo. A cura di Microsoft, un Data center sorgerà anche a Peschiera Borromeo, sui terreni dell’ex Postalmarket, nella frazione di San Bovio. Si andrà così a riqualificare un’area dismessa da decenni. San Donato sta invece vivendo un fenomeno opposto: non l’arrivo di nuove realtà industriali sul territorio, ma al contrario la fuoriuscita di alcune società della galassia Eni, che hanno scelto di lasciare l’hinterland a favore di Milano. È il caso di Saipem, che si è trasferita a Santa Giulia, e di Snam, che ha annunciato il trasferimento di 700 dipendenti in una nuova sede accanto alla fondazione Prada. Oltre a rivestire un significato simbolico (la città dell’Eni perde così un pezzetto della propria storia), la fuga delle aziende pone anche la necessità di trovare nuovi inquilini per gli uffici destinati a svuotarsi.A.Z.