ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Mazzocchi, musicista e madonnaro: "I gessetti diventano emozioni"

Il pittore di Melegnano si prepara al festival di Curtatone, che ha vinto nel 2017

Tiberio Mazzocchi all’opera durante una passata edizione del festival dei madonnari

Tiberio Mazzocchi all’opera durante una passata edizione del festival dei madonnari

L’arte è un processo in divenire. Un’opera è affascinante mentre viene realizzata, prima ancora che a lavoro finito. Ne è convinto il melegnanese Tiberio Mazzocchi, che affianca all’attività di musicista e pittore quella di madonnaro. Esponente di un’arte religiosa che si esprime sui sagrati delle chiese e nelle piazze, a Mazzocchi bastano una confezione di gessetti e una buona idea per far prendere vita a personaggi, metafore, allegorie. Come "Apocalisse 5.5", composizione con la quale ha vinto l’edizione 2017 del festival di Curtatone, nella categoria "madonnari qualificati", acquisendo così il titolo di "maestro".

Quest’anno a Ferragosto il melegnanese sarà di nuovo a Curtatone, dove si svolge uno dei più rinomati concorsi internazionali di arte sacra. "Il tema è ‘santuari mariani nel mondo’ – racconta -, ci sto già lavorando. Intendo ispirarmi, tra l’altro, alle suggestioni della Madonna nera". "Il mio obiettivo – prosegue - è produrre opere con risvolti creativi, non semplici copie di quadri già esistenti. Il bello dei madonnari è vederli al lavoro, scoprire l’immagine che prende forma. C’è un che di primitivo, incontaminato. Un tipo di arte effimera? Già, come ogni cosa nella vita. Anche la musica è effimera, le sensazioni che trasmette si vivono nel momento".

Tiberio Mazzocchi, che è anche compositore e cantante in una band, i Doc Secret, ed è titolare di un negozio di strumenti musicali dove impartisce lezioni di chitarra e violino, è figlio d’arte: dalla madre ha ereditato la passione per la pittura, dal padre quella per la musica. "Alle medie dipingevo coi colori a olio – ricorda -. Dopo il liceo, ho frequentato la Scuola d’illustrazione e fumetto, quindi l’Accademia di Brera. Ho studiato anche chitarra classica e, a 16 anni, dopo aver vinto alcuni concorsi internazionali di questo strumento, fui invitato ad insegnare all’accademia di musica Gaffurio di Lodi. Ero quasi più giovane dei miei alunni. Intorno ai 40 anni sono tornato ad interessarmi anche di pittura. A Melegnano c’era un gruppo di madonnari che praticava quest’arte come hobby. Mi avvicinai a loro, cercando di affinare tecniche e conoscenze".

L’arte sacra richiede impegno e allenamento, "anche a livello fisico. L’Italia è l’unico Paese dove esiste la corrente dei madonnari; la street art è la declinazione internazionale di questa forma espressiva. Spesso mi domandano se sono religioso. Ho un mio personale credo. Mi piace studiare filosofia cristiana e storia delle religioni".

Alessandra Zanardi