
Luigi Alva, leggendario tenero del Teatro alla Scala (Foto facebook)
Monza, 16 maggio 2025 – Addio a Luigi Alva. Uno dei più grandi tenori leggeri del Novecento, formidabile interprete del repertorio di Mozart, Rossini e Donizetti, è morto all'età di 98 anni a Lentate sul Seveso, in provincia di Monza e della Brianza. L'annuncio della scomparsa, come riferisce l'Adnkronos, è stato dato oggi dalla sua famiglia, con la moglie Anita e i figli Juan e Pedro. I funerali si terranno sabato 17 maggio, alle 15, presso la chiesa parrocchiale di Barlassina.
Dal Perù a Milano
Nato a Paita, in Perù, il 10 aprile 1927, come Luis Ernesto Alva y Talledo (nome italianizzato in Luigi Alva) iniziò la sua carriera nella sua terra natale interpretando zarzuelas e debuttando nell'opera ‘I Pagliacci’.
Trasferitosi a Milano nel 1953 per perfezionarsi con Emilio Ghirardini, entrò poco dopo nella scuola di canto del Teatro alla Scala, su invito di Giulio Confalonieri, diventando uno dei ‘Cadetti della Scala’. Il suo primo ruolo in Italia fu Alfredo ne "La traviata" al Teatro Nuovo di Milano nel 1954, seguito nel 1955 dal debutto alla Piccola Scala ne "Il matrimonio segreto".
Ma fu nel 1956 che conquistò definitivamente il pubblico e la critica, debuttando al Teatro alla Scala come conte Almaviva ne ‘Il barbiere di Siviglia’. Da quel momento iniziò una collaborazione che durò 28 stagioni, con 261 recite in 32 ruoli, secondo solo ad Aureliano Pertile nella storia scaligera.
Uno stile elegante e rigoroso
Alva si distinse per uno stile vocale elegante e rigoroso, senza mai forzare i limiti della sua vocalità. Famose le sue interpretazioni accanto a Teresa Berganza, e le collaborazioni con direttori del calibro di Claudio Abbado, Otto Klemperer, Carlo Maria Giulini, Herbert von Karajan e Nino Sanzogno. Il tenore ha calcato i palcoscenici più prestigiosi del mondo: dal Covent Garden di Londra al Metropolitan Opera House di New York, dove debuttò nel 1964 in "Falstaff", fino ai festival di Glyndebourne e alle stagioni di Vienna, Venezia, Buenos Aires, Tokyo e Sydney.
Un appassionato insegnante
Oltre alla carriera sul palco, Alva è stato anche un appassionato insegnante: dopo il ritiro dalle scene nel 1989, tornò in Perù per trasmettere la sua arte alle nuove generazioni, fondando la Fundación Pro Arte Lírico a Lima, e insegnando anche presso la scuola di canto della Scala. Per anni visse a Lugano, dove continuò a dedicarsi all'arte lirica in veste di regista e scenografo. La sua discografia è vastissima, con oltre 30 opere complete incise, tra cui ben sei versioni de ‘Il barbiere di Siviglia’, opere di Mozart, Rossini, Haendel, Donizetti, Verdi, e recital con romanze di Tosti, canzoni latinoamericane e arie mozartiane.
Il ricordo della Scala
Il Teatro alla Scala - con il sovrintendente Fortunato Ortombina e il direttore Musicale Riccardo Chailly - in un messaggio di cordoglio ne ha ricordato “la lunga carriera, il contributo importante alla vita artistica del Teatro e la passione con la quale ha accompagnato, istruendoli, i giovani cantanti dell'Accademia del Teatro verso i palcoscenici del mondo”. Sui social, insieme al ricordo, il Teatro ha pubblicato alcune fotografie in bianco e nero che immortalano Alva in scena.

Il cordoglio social
Non solo la Scala, sui social sono numerosi i messaggi di cordoglio di chi conosceva e stimava il leggendario tenore. “Sarai sempre nei nostri cuori Luchito! Gratitudine eterna per il tuo meraviglioso contributo al mondo come grande tenore e direttore/promotore dell'opera a Lima”, ha scritto Nina. Seguita da Raul: “Addio caro amico Luigi. Grazie per tanto, ma soprattutto per la tua bontà e la tua anima così grande e così bella” e Melissa: “Caro Lucho, è stato un immenso onore per me poterti conoscere, ma soprattutto è stato un grande privilegio poterti vivere, anche solo per un tratto del mio cammino. Ed io, piccola accanto ad un Grande come te, non mi sono mai sentita inadeguata: mi hai accolta con affetto sincero, come un’Amica, e questo resterà per me uno dei regali più belli. Ascoltarti era un incanto. I tuoi racconti, la tua voce, il tuo sguardo pieno di vita e memoria non li scorderò mai. Addio, grande Maestro. Che tu possa riposare in pace, con tutta la luce che hai saputo donare in vita”.
Un post anche dall’Associazione Bastianini: “Noi tutti amanti della lirica e l'Associazione Bastianini siamo vicini al dolore della famiglia e in particolare alla signora Anita, moglie del tenore, per la scomparsa di una delle più belle voci del XX secolo e persona umanamente ricca e gentile”. E dal Rossini Opera Festival: “Il nostro Direttore artistico Juan Diego Flórez e il nostro Sovrintendente Ernesto Palacio vogliono ricordare Luigi Alva che questa mattina, a 98 anni, ci ha lasciato. Grande tenore peruviano, aveva partecipato a innumerevoli produzioni rossiniane cantando in tutto il mondo. Un affettuoso saluto a sua moglie Anita”.