MONICA VALERIA AUTUNNO
Cronaca

Logistica, mozione e volantini: "Il nostro territorio sarà devastato"

Subito una mozione "tecnica" e un volantino. Da settembre banchetti, incontri con la cittadinanza, raccolte di firme "e ogni...

Il comitato cittadino Proteggiamo il territorio si batte contro l’operazione

Il comitato cittadino Proteggiamo il territorio si batte contro l’operazione

Subito una mozione "tecnica" e un volantino. Da settembre banchetti, incontri con la cittadinanza, raccolte di firme "e ogni lecita forma di opposizione a un progetto devastante. L’obiettivo è bloccarlo. Dura, ma è necessario provarci". Si muove la "fronda" al maxi progetto di logistica, ed è ufficialmente costituito il comitato cittadino vignatese Proteggiamo il territorio: la prima sigla in calce quella della lista di minoranza, e di ispirazione ambientalista, Vignate Futura. Firmataria, fra l’altro, della mozione già all’ordine del giorno del consiglio comunale di stasera. "Quello che finalmente, e anche se non ufficialmente, è stato svelato - così Luigi Baggi, referente del neonato comitato e consigliere comunale - è un progetto dalla portata pazzesca: prevede l’ampliamento su Vignate del polo Contship di Melzo, 300 mila metri quadrati di nuova logistica corredati da 300 mila di compensazioni ‘verdi’, il che è quasi un paradosso. L’area interessata è sotto vincolo del Parco Sud. Per procedere con il progetto va rimosso, dovrà farlo la Regione".

Il comitato: "Lo abbiamo promosso come lista, e ora inizia il suo cammino. Con l’obiettivo di allargare l’adesione a tutta la zona. Questo progetto non impatterà sulla sola Vignate, ma su tutta la Martesana. Il primo obiettivo è informare i cittadini". Un film già visto, perché "già nel 2007 Contship, che allora era Sogemar, progettò l’ampliamento su Vignate. Oggi il decreto Genova e la zls sono un grimaldello potente". La mozione, primo atto. Riguarda un tema tecnico strategico, la perimetrazione delle aree zls nella zona interessata al progetto: se ne chiede la rimodulazione in diminuzione "soprattutto in quegli ambiti ove sono presenti insediamenti produttivi che nulla hanno a che fare con l’attività di logistica o di necessità di collegamento con il porto di Genova".

Monica Autunno