
Il comitato cittadino Proteggiamo il territorio si batte contro l’operazione
Subito una mozione "tecnica" e un volantino. Da settembre banchetti, incontri con la cittadinanza, raccolte di firme "e ogni lecita forma di opposizione a un progetto devastante. L’obiettivo è bloccarlo. Dura, ma è necessario provarci". Si muove la "fronda" al maxi progetto di logistica, ed è ufficialmente costituito il comitato cittadino vignatese Proteggiamo il territorio: la prima sigla in calce quella della lista di minoranza, e di ispirazione ambientalista, Vignate Futura. Firmataria, fra l’altro, della mozione già all’ordine del giorno del consiglio comunale di stasera. "Quello che finalmente, e anche se non ufficialmente, è stato svelato - così Luigi Baggi, referente del neonato comitato e consigliere comunale - è un progetto dalla portata pazzesca: prevede l’ampliamento su Vignate del polo Contship di Melzo, 300 mila metri quadrati di nuova logistica corredati da 300 mila di compensazioni ‘verdi’, il che è quasi un paradosso. L’area interessata è sotto vincolo del Parco Sud. Per procedere con il progetto va rimosso, dovrà farlo la Regione".
Il comitato: "Lo abbiamo promosso come lista, e ora inizia il suo cammino. Con l’obiettivo di allargare l’adesione a tutta la zona. Questo progetto non impatterà sulla sola Vignate, ma su tutta la Martesana. Il primo obiettivo è informare i cittadini". Un film già visto, perché "già nel 2007 Contship, che allora era Sogemar, progettò l’ampliamento su Vignate. Oggi il decreto Genova e la zls sono un grimaldello potente". La mozione, primo atto. Riguarda un tema tecnico strategico, la perimetrazione delle aree zls nella zona interessata al progetto: se ne chiede la rimodulazione in diminuzione "soprattutto in quegli ambiti ove sono presenti insediamenti produttivi che nulla hanno a che fare con l’attività di logistica o di necessità di collegamento con il porto di Genova".
Monica Autunno