REDAZIONE MILANO

Lavori al Redefossi: prima andava pulito

La protesta del Comitato: "Inutile far affluire l’acqua se non si libera l’alveo"

La protesta del Comitato: "Inutile far affluire l’acqua se non si libera l’alveo"

La protesta del Comitato: "Inutile far affluire l’acqua se non si libera l’alveo"

Conclusi da poco, i lavori sul nodo idraulico di San Donato e San Giuliano sono pensati per assicurare al Redefossi una portata d’acqua tale da evitare miasmi e ristagni. Ma il Comitato che si batte per mitigare l’impatto del canale sull’abitato avverte: "Inutile far affluire acqua, se prima non si pulisce l’alveo da vegetazione e sedimenti. La presenza di materiali nel letto del canale può fare da ostacolo al deflusso. Non solo. È importante sanare le situazioni relative agli scarichi fognari abusivi che, in qualche caso, sono ancora presenti". Il Comitato, che dal canto suo continuerà a vigilare sullo stato di salute del corso d’acqua e sugli effettivi benefici del nuovo nodo idraulico, chiede di essere informato su eventuali ulteriori interventi che dovessero essere programmati, da qui in futuro, a favore del Redefossi. Sono le frazioni di Borgolombardo e del Serenella quelle dove il canale, che in altri punti è stato tombinato, scorre a cielo aperto. Col suo referente Giovanni Zucchi, il Comitato nutre ancora la speranza che un domani si possa arrivare ad una copertura, per garantire un maggiore decoro a queste aree di San Giuliano, dove, per altro, il cavo si trova a poca distanza dalle abitazioni.

L’auspicio è che si vada in deroga all’attuale quadro normativo che, come ribadito in più occasioni da Regione Lombardia e dal Comune di San Giuliano, non prevede la tombinatura dei corsi d’acqua. "Contiamo in un accordo di programma che possa dare il via libera ai lavori, allineando i lotti attualmente scoperti a quelli che sono stati nascosti alla vista". A.Z.