
Cinisello in lutto: abbiamo sperato fino all’ultimo. Marito e figli chiusi nel dolore .
Cinisello (Milano) – Meno di un chilometro da casa. Quattordici minuti a piedi, tre in auto. Tanto dista il corpo senza vita di Chamila da casa sua, in via Gorki. Un appartamento proprio davanti quel Parco Nord dove ha trovato la morte e dove, ieri pomeriggio, è stata ritrovata da un passante di Carate Brianza, che stava passeggiando tra i sentieri del bosco urbano. Fino a sera tardi quel pezzo di parco è stato delimitato dal nastro bianco e rosso e da un grande dispiegamento di forze dell’ordine e di guardie ecologiche volontarie. "Ma cos’è successo?", "È accaduto qualcosa di grave?", "Come mai ci sono polizia e carabinieri?", chiedevano le decine di frequentatori del parco che si sono trovati davanti la barriera di divise.
Tra runner, ciclisti e persone che portavano a passeggio il cane, picnic e gente in costume a prendere il sole, ieri pomeriggio anche il Parco Nord è stato sconvolto dal ritrovamento della cinquantenne. "Ma questa storia è per caso legata a quella dell’uomo che si è gettato dal Duomo?", chiedevano i più informati, mentre cercavano di capire quale giro dovessero fare, tra i sentieri in mezzo al bosco, per oltrepassare la zona delimitata dalle forze dell’ordine. "Come facciamo per andare di là? Dobbiamo andare in Cascina".
In Cascina, per tutta la giornata, si teneva il Festival del Social Walking. "Invece, siamo finiti in un true crime in diretta". Anche il presidente del Parco Nord Milano, Marzio Marzorati, visibilmente provato, è subito accorso sul posto, mettendo a disposizione le guardie ecologiche volontarie per il servizio d’ordine. "Sono di Cinisello e quando ho letto la notizia ho sperato che Chamila non fosse morta, ma che fosse scappata con quell’uomo evaso dal carcere – commentava una signora in bicicletta –. È davvero una delle storie più brutte che si sono verificate a Cinisello".
Sconcerto e choc anche in via Gorki, nella palazzina dove si sono chiusi nel dolore il marito Himanshu insieme ai due figli, tra i quali il 17enne che aveva recuperato il cellulare della madre da un addetto alle pulizie della metropolitana Bignami venerdì sera. Cognati e nipoti hanno raggiunto Himanshu. "Una volta a settimana andiamo da loro a portare dell’acqua – hanno raccontato i parenti -. L’altra sera siamo andati, come sempre. Era tutto apparecchiato, ma Chamila non c’era ancora". "Da scomparsa a vittima ammazzata in poche ore. Qui stamattina (ieri, ndr) non si parlava d’altro. Siamo tutti sconvolti da questa notizia – le parole di un vicino di casa -. Li abbiamo sentiti piangere per tutto il giorno".