
Riccardi Povertà: scarsità di risorse che impedisce ad un individuo o ad una famiglia di poter soddisfare quel minimo bisogno...
Riccardi
Povertà: scarsità di risorse che impedisce ad un individuo o ad una famiglia di poter soddisfare quel minimo bisogno per sopravvivere. Il tema, ricorrente nei vari campi religiosi, politici, sociologici, è discusso spesso con poco discernimento o con ideologie ispiratrici più di violenza che di tentativi soluzionatori. La miseria è causata da svariati motivi. Quali ad es. le guerre, le carestie, i flagelli naturali più volte ricordati dalla Storia. Quanti nel Bel Paese hanno contezza della piaga della povertà? O ne hanno una minima reale percezione? Guicciardini, sottolineando la perdita di dignità, affermò Franza o Spagna purché se magna. L’Italia è stato un Paese povero e sottosviluppato.
Dopo la tragedia bellica, nel dopoguerra si riscattò per la voglia inventiva che trasformò molti in piccoli imprenditori. Nacquero le Pmi asse portante nella economia dello Stato. L’indigenza si ridusse grazie alla creazione di posti lavoro. Chi non ha un’occupazione tende ad elemosinare, a delinquere o cercare “sussidi lavativi”. Si aggiunga l’attuale odioso traffico di uomini. Lo sbarco di migranti sbandati crea pericolosità sociale. Poco avvertita dalla Commissione per la quale l’Europa ha confini dove fa comodo. Il problema è molto caldo nel Bel Paese “primo sbarco di approdo”. Le autorità preposte all’accoglienza fanno fatiche di Sisifo: troppe credenze pseudogiuridiche o falsamente caritatevoli a fare da ostacolo. Occorre l’uso onesto della ragione. Il buon senso che i giuristi definiscono “del buon padre di famiglia”. La situazione geopolitica, i cambiamenti climatici, le arroganze belliche, il mancato rispetto delle regole commerciali fanno presagire prossime migrazioni bibliche. Che fare? Il divisivo egoismo europeo è regola imperante. Nella Penisola abbondano più influencer che normative. Lo Stato indebitato ha scarse risorse. Come la mettiamo con la povertà in aumento?