NICOLA PALMA
Cronaca

Accoltellato fuori da un hotel a Milano, dipendente in fin di vita. Il presunto aggressore è un detenuto ammesso al lavoro esterno, ma è in fuga

L’uomo sarebbe stato ferito da un 35enne che lavorava nello stesso albergo e che, venerdì sera, non era rientrato in carcere, dove sconta una condanna a 15 anni per omicidio. Forse era proprio andato a cercare il collega per un motivo preciso e tra i due potrebbe essere scoppiata una lite

Milano, la polizia in via Napo Torriani, dove è stato accoltellato un 50enne sabato 10 maggio 2025

Milano, la polizia in via Napo Torriani, dove è stato accoltellato un 50enne sabato 10 maggio 2025

Milano, 10 maggio 2025 – È in fin di vita il cinquantenne egiziano accoltellato da un collega 35enne italiano all'alba di sabato 10 maggio 2025 in via Napo Torriani, a due passi dalla Stazione Centrale. L'uomo, soccorso dai sanitari di Areu, è stato trasportato in condizioni disperate all'ospedale Niguarda: è stato colpito da più fendenti al collo e al torace; sottoposto subito a un'operazione chirurgica, il quadro clinico è estremamente grave, e l'uomo è in pericolo di vita.

La dinamica

Stando alle prime informazioni, il cinquantenne egiziano, dipendente dell’Hotel Berna, sarebbe stato aggredito da un collega 35enne italiano – Emanuele De Maria -, che gli avrebbe sferrato più coltellate per poi allontanarsi verosimilmente a piedi. La vittima lavora nel bar interno all’albergo e avrebbe dovuto iniziare il turno alle 6. Una volta arrivato davanti alla struttura ricettiva, avrebbe trovato De Maria ad aspettarlo. Quest’ultimo lo avrebbe subito colpito con alcune coltellate. La lama è poi stata ritrovata dalla polizia: pare si sia spezzata durante l'azione, segno della veemenza dei fendenti sferrati in rapida successione.

I soccorsi

I primi ad arrivare in via Napo Torriani, nei pressi dell'ormai ex Gintoneria di Davide Lacerenza, sono stati i sanitari di Areu, che hanno trasportato il 50enne in condizioni disperate all'ospedale Niguarda. Colpito da più fendenti, l’uomo è stato sottoposto subito a un'operazione chirurgica, il quadro clinico è estremamente grave, è in pericolo di vita.

Sul posto anche gli agenti delle Volanti, seguiti dai colleghi della Squadra mobile e della Scientifica, che si stanno occupando di tutte le indagini del caso: quasi subito scartata l'ipotesi di un'aggressione per rapina. Immediatamente si è aperta la caccia all'aggressore: la Polizia di Stato sta cercando di capire la direzione presa dal fuggitivo e se sia riuscito a prendere metropolitane o treni data la vicinanza di entrambe al luogo del ferimento.

La polizia intervenuta in via Napo Torriani a Milano, dove c'è stata un'aggressione a coltellate
La polizia intervenuta in via Napo Torriani a Milano, dove c'è stata un'aggressione a coltellate

Il presunto aggressore

Gli investigatori della polizia stanno cercando Emanuele De Maria, un 35enne italiano, nativo di Napoli: si tratta di un detenuto del carcere di Bollate che era ammesso al lavoro esterno e che lavorava in albergo da poco meno di due anni come il cinquantenne egiziano che ha tentato di uccidere. Il presunto aggressore, ancora in fuga, non si è presentato al lavoro venerdì pomeriggio e certamente non è rientrato in serata nel penitenziario in cui stava scontando una condanna.

Quindi, il fatto che fosse in via Napo Torriani nella notte lascia chiaramente pensare che sia andato a cercare il collega per un motivo preciso e che l'abbia accoltellato forse al culmine di una lite scattata per motivi ancora da accertare. Il cinquantenne, che ha la cittadinanza italiana ed è incensurato, era di turno stanotte – lavora come barman all’hotel Berna – ed è stato aggredito in strada, non si sa ancora di preciso a che ora. Le sue condizioni restano gravissime, dopo l'intervento chirurgico al Niguarda.

La condanna per omicidio

Emanuele De Maria sta scontando una condanna a 15 anni perché ritenuto responsabile dell’omicidio di una prostituta tunisina 23enne, Oumaima Rache, avvenuto il 31 gennaio 2016 nei pressi dell’ex hotel Zagarella di Castel Volturno, in provincia di Caserta.

Dopo il delitto, il giovane era riuscito a fuggire e venne catturato il 22 gennaio del 2018 a Weener, cittá a Nord della Germania al confine con i Paesi Bassi dalla polizia tedesca in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Santa Maria Capua Vetere al termine di un'intensa e complessa attivitá d'indagine dei carabinieri di Mondragone grazie alla quale sia l'Olanda che la Germania vennero individuate come le nazioni in cui De Maria si nascondeva.

Il 35enne era detenuto nel carcere di Bollate, nel Milanese, ed era affidato al lavoro esterno e faceva il receptionist all'hotel Berna, dove è avvenuta la lite degenerata nell'aggressione.